Categoria:Analisi tecnica

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«Quelli che s’innamorano di pratica senza scienza son come il nocchiere,
che entra in naviglio senza timone o bussola,
che mai ha certezza dove si vada».

(Leonardo da Vinci)


Questo quadro di Joseph Wright deve essere considerato come un monito. All'Analisi Tecnica vanno poste le giuste domande, mai potrà dirci cosa succederà nel futuro, non si tratta di scoprire la pietra filosofale ma di tracciare scenari possibili e decidere se operare o meno. Chi insegue il "lato oscuro" dell'Analisi Tecnica diventerà un Alchimista del trading e sarà condannato a cercare, senza possibilità di trovarlo, l'oggetto dei suoi desideri: la capacità di prevedere il futuro.

L’analisi tecnica è una disciplina che studia i movimenti dei prezzi di uno strumento finanziario affidandosi all’analisi grafica e all'analisi algoritmica, con lo scopo di identificare e qualificare le tendenze dei prezzi.

Appare ovvio che non potrà mai dare la certezza di una salita o di una discesa dei prezzi, potrà però fornire un quadro abbastanza preciso dei probabili scenari all’interno dei quali uno strumento finanziario si muoverà. Può sembrare poco, ma in moltissime occasioni è ciò che fa la differenza tra un’operazione chiusa in perdita o in utile.

Chi segue l’approccio dell’analisi tecnica è stato definito (in modo particolare negli Stati Uniti, che possono vantare la migliore tradizione) in diversi modi: analista, tecnico, analista tecnico, analista di mercato, chartista (dall’inglese chart = grafico). Se tutte queste denominazioni potevano dirsi equivalenti in passato, con la crescente specializzazione che caratterizza il settore attualmente non è più necessariamente così.

L’analisi tecnica non è più esclusivamente il tradizionale studio sistematico del grafico delle quotazioni, ma è in atto lo sviluppo di un diverso tipo di approccio, che potrebbe essere definito quantitativo, favorito dall’innovazione tecnologica. L’analista tecnico moderno può infatti affidarsi a sistemi meccanici basati su micromodelli matematici, che permettono di eliminare in buona parte la componente soggettiva.

Per questi motivi i termini chartista e analista hanno significati diversi e rappresentano, in un certo qual modo, l’evoluzione che ha caratterizzato il settore dell’analisi tecnica.

L’analisi tecnica grazie alla sintesi delle variabili osservate, deve trasformare l’investitore da speculatore ad allibratore, capace cioè di dare le quote di rischio ai vari eventi decidendo di fare o non fare un’operazione in funzione di quanto è disposto a perdere.

L'analista fondamentale può arrivare agli stessi risultati, ma risulta evidente il fatto che tale via è estremamente più complicata e meno flessibile da applicare. Fare l’analisi di un titolo sul grafico porta via pochi minuti, valutare il bilancio di un’azienda è un altro paio di maniche, in particolare quando i dati sono distorti o, come si sente spesso dire, la contabilità è “creativa”.

L'insidia maggiore dell'analista tecnico è la sindrome dell'alchimista, un desiderio di voler prevedere gli andamenti futuri dei prezzi, una meta irraggiungibile al pari della trasformazione del piombo in oro.

Note:

  • E' possibile seguire un filo logico cliccando la voce "Indice sequenziale Analisi Tecnica" dove le voci sono raggruppate per capitoli come se si trattasse di un libro.
  • Buona parte delle voci presenti in questa sezione sono estratti dai cd-rom multimediali "The Master Technician" e ""Analisi Tecnica Volume 1" entrambi realizzati da Stefano Fanton.

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