Formazioni grafiche

Da traderpedia.
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«Una macchina è in grado di lavorare come cinquanta uomini comuni,
ma nessuna macchina può svolgere il lavoro di un uomo straordinario.»

(Elbert Hubbard)


Le formazioni grafiche sono il segno lasciato sui grafici dal passaggio degli orsi e dei tori.

Così Alexander Elder, noto trader e analista tecnico americano di origine russa, definisce quelle aree di congestione capaci di invertire una tendenza consolidata. Il compito dell'analista tecnico è semplice da formalizzare, deve semplicemente individuare e classificare le formazioni grafiche.

Nella realtà individuare e classificare un modello dei prezzi presenta molte insidie, al pari di un abile cacciatore occorre scovare le tracce del passaggio delle forze di mercato prevalenti e seguire da vicino le tracce di un animale ferito, preda facile ma pericolosa. L'inversione di un trend non è quasi mai una cosa facile e indolore, il prevalere di una forza richiede il soccombere dell'altra e, siatene certi, sia orsi che tori vendono cara la loro pelle.

Cosa rappresentano le formazioni grafiche

Le formazioni grafiche, di inversione o di continuazione, rappresentano una pausa da un andamento tendenzialmente lineare dei prezzi. Quando una formazione di inversione compare rende evidente una congestione, un bilanciamento tra la forza ribassista e quella rialzista del mercato che, seppur con modalità diverse, finisce con il creare un equilibrio provvisorio caratterizzato da volumi e interesse in calo.

Proprio queste fasi di congestione, poco interessanti apparentemente poichè incapaci di far muovere molto i prezzi, sono ricercate dai trader e tenute in grande rilevanza. Dove c'è congestione, in particolare dopo un trend definito e lineare, può esserci mutamento. Un nuovo trend da sfruttare fin dalle fasi iniziali (nel caso di formazioni di inversione, o reversal patterns), o un nuovo punto di ingresso in un trend rinnovato (nel caso di formazioni di continuazione).

Va però ricordato che generalmente i mercati si muovono per gran parte del tempo in modalità sideways, e solo per il 20-25% del tempo in modalità trending. A fronte di questo dato, tuttavia, ben l'80% del movimento complessivo è messo a segno proprio in quel relativamente ridotto arco di tempo in cui il mercato si muove in maniera decisa.

Le congestioni, siano di continuazione o di inversione, sono quindi preziose per qualsiasi trader di posizione.

Individuare correttamente una formazione grafica

Non è sempre facile individuare correttamente una formazione grafica, in particolare per un aspirante trader. Osservate con attenzione l’immagine che segue, cosa ci vedete? Cosa rappresenta la montagna? Assomiglia a qualche formazione?

Il desiderio di vedere quello che si cerca può stimolare l’immaginazione.

Alcuni di voi hanno visto semplicemente un quadro, ma altri hanno immaginato la cima della montagna come una bellissima formazione di triplo massimo. Un bel trend rialzista, un triplo massimo da manuale e un conseguente trend ribassista.

Questo è il vero problema delle formazioni grafiche! Molti trader vedono formazioni e configurazioni grafiche ovunque, la visione va desensibilizzata introducendo l’analisi qualitativa dei movimenti analizzati, altrimenti si vede ciò che si spera di vedere. Si tratta di una ovvia provocazione, tuttavia il neofita vede formazioni ovunque, va posta molta attenzione ai dettagli.

Imparare a riconoscere e classificare le formazioni grafiche

Ci occuperemo prima di quelle formazioni che concludono una determinata tendenza (di inversione), per continuare successivamente con le formazioni che si trovano durante una tendenza (di continuazione). In tutti i casi che verranno prospettati vale l'avvertenza secondo cui più grande è l'area di inversione, più ampie le fluttuazioni di prezzo e maggiore il tempo che la formazione utilizza, e più importanti saranno le sue implicazioni operative.

Un testa e spalle che si realizza nell'arco di tre mesi sarà ben più importante di un testa e spalle di tre settimane, così come un movimento esteso e prolungato dei prezzi, richiederà per la sua conclusione una configurazione altrettanto estesa: rende molto bene il concetto quella metafora secondo cui per invertire la marcia di una pesante autovettura che procede alla velocità di 100 Km/h, occorrerà prima rallentare il mezzo, poi arrestarsi, dunque invertire direzione per poi prendere velocità e raggiungere nuovamente i 100 Km/h.

Esempi e approfondimenti

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Vedi anche: