Differenze tra le versioni di "Categoria:Patterns"

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Versione attuale delle 09:47, 13 feb 2013

Un pattern può anche essere una ripetizione grafica ricorrente, in questo caso la fantasia del trader ha evidentemente preso il sopravvento, individuare troppi livelli equivale a non individuarne alcuno...
«Lascia di quando in quando i sentieri battuti e inoltrati fra i boschi.
Troverai certo qualcosa che non hai mai visto prima.
Probabilmente si tratterà di una piccola cosa, ma non ignorarla.»

(Alexander Bell)


Già il nome è di per sé evocativo: pattern dei prezzi. Letteralmente pattern significa modello e quindi quando un Analista tecnico parla di pattern dei prezzi intende dei micro modelli capaci di comunicare, più o meno chiaramente, i reali rapporti di forza tra i compratori e i venditori. Tutto qui. I pattern non sono modelli previsivi del futuro andamento delle quotazioni ma bensì degli ottimi comunicatori di intenzioni. Un po’ come analizzare le intenzioni di voto in un sondaggio…

I pattern sono molto diversi tra loro, ne esistono di tante tipologie che possono essere ricondotte in:

  • Pattern candlestick
  • Pattern grafici discrezionali
  • Pattern grafici non discrezionali o setup

I pattern candlestick sono ampiamente trattati nella sezione Analisi Candlestick, qui vengono riproposte le principali formazioni di base. I pattern grafici discrezionali comprendono le figure grafiche, vere e proprie configurazioni che però non sono oggettivamente individuabili, in tal senso sono "discrezionali". Infine i pattern grafici non discrezionali o i setup sono precise indicazioni che non lasciano spazio a dubbi in merito al loro verificarsi. Molti di questi setup vedono il grafico candlestick protagonista.

Note:

  • E' possibile seguire un filo logico cliccando la voce "Indice sequenziale Patterns" dove le voci sono raggruppate per capitoli come se si trattasse di un libro.