Il teorico

Da traderpedia.
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«Un teorico del mercato è un esperto che saprà domani perché le cose che ha previsto ieri non si sono realizzate oggi».


I teorici del mercato costituiscono una categoria “trasversale” che comprende gli analisti e gli osservatori del mercato che in borsa non operano mai o quasi mai. Le fila di questi teorici sono molto ampie e una considerevole parte di investitori ingenui quando finisce i soldi entra a far parte della schiera dei teorici. Il teorico non opera ma possiede la capacità di non sbagliare mai un’operazione, sa esattamente quali saranno i titoli che saliranno di più e quelli che scenderanno.

I teorici del mercato si riconoscono facilmente, iniziano il loro discorso dicendo: «Certo che lo sapevo che le Tiscali sarebbero salite, non le ho comprate perché....» e segue una variegata serie di giustificazioni, dalla mancata liquidità a causa di spese improvvise, al fatto che è moralmente sbagliato speculare in borsa.

Nella lontana ipotesi che un teorico possedesse dei titoli, salvo che questi non siano frutto di eredità o di acquisti fatti in un momento di euforia, il tono del discorso resterebbe pressoché uguale: «certo che lo sapevo che le Tiscali sarebbero scese, non le ho vendute perché…» e anche qui segue una serie di spiegazioni, dal fatto che tanto si tratta di un investimento a lungo termine e che dopo tutto «è un’ottima e promettente società».

Normalmente i teorici del mercato non influenzano le nostre decisioni operative. Ne esistono però alcune sottospecie che sono letali per i nostri investimenti, imparare a riconoscerli in fretta risulta fondamentale per non incorrere in grosse perdite. I più pericolosi sono i teorici della televisione o della carta stampata che hanno la capacità di condizionare pesantemente le masse degli investitori ingenui.

Altrettanto pericolosi, ma molto più credibili, sono i teorici esperti, categoria che annovera fra le sue schiere alcuni responsabili dei borsini delle banche e delle Sim e gli analisti tecnici teorici che hanno sviluppato la capacità di trarre profitto, non dall’operatività in proprio nel mercato, ma dalla vendita, generalmente agli speculatori, delle loro consulenze. Profitti certi senza rischio alcuno, salvo che per gli investitori che comperano i titoli segnalati.

Se si chiede ad un teorico del mercato come mai non operi direttamente, con franchezza quasi convincente, risponderà che operando personalmente potrebbe perdere l’obiettività professionale con grave danno per i suoi clienti.

Entrano di diritto nella categoria dei teorici, tutti quegli amici degli amici che hanno una dritta sicura su un titolo che può solo salire dato che hanno saputo, in via riservatissima, notizie ottime, generalmente dal cugino di un amico che, immancabilmente lavora come portiere in un importante palazzo di Roma. Con quanto esposto, non voglio affossare tutto il lavoro dei teorici ma farvi capire che non si può nemmeno prendere per oro colato tutto quel che dicono, occorre sempre la ricerca della conferma dei prezzi

Il teorico più famoso e meno pericoloso di tutti è Everardo Dalla Noce, un simpatico ex-commentatore di Piazza Affari che negli anni 90 ha conquistato tutti con le sue metafore e le sue descrizioni della borsa, ma che ha avuto il coraggio di ammettere di non aver mai comperato un titolo in vita sua! Dopo aver smesso di commentare l’andamento borsistico, il signor Everardo ha iniziato la carriera come commentatore sportivo per “Quelli che il calcio” dimostrando, caso mai ce ne fosse bisogno, che per essere un buon teorico non è indispensabile sapere cosa si sta commentando.

A prescindere dai risultati economici che riuscirà ad ottenere, è certo che la personalità dell’investitore è in una situazione di conflitto. È come se volesse procedere in avanti guardando indietro. Si può prevedere che non tarderà molto a imboccare la via dello stress e dell’ansia, con possibili conseguenze negative sia per la sua salute che per le sue risorse finanziarie.

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