Piazza Affari

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La Borsa Valori Italiana è stata fondata a Milano il 13 febbraio 1808 e il 4 gennaio 1991, con l’avvento del mercato borsistico telematico ed in seguito al recepimento dell’Italia delle direttive Cee che riguardano i servizi d’investimento nel settore dei valori mobiliari, ha incrementato notevolmente la sua importanza.

Oggi questa piazza, dove sono scambiate ogni giorno parecchi milioni di azioni, è diventata un importante punto di riferimento per l’economia nazionale e per molti operatori stranieri.

La sede della Borsa Italiana è in piazza degli Affari: per questo la borsa è nota anche col nome di Piazza Affari.


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In alcune Borse è presente una scultura di toro, come al NYSE  o al Bombay Stock Exchange.
In altre, come nella Borsa di Francoforte, sono presenti sia il toro che l'orso.
In prossimità della Borsa Italiana la scultura è inequivocabilmente diversa.


I titoli azionari vengono scambiati nel MTA (Mercato Telematico Azionario) che si divide in:
Large Cap o Blue Chips , per le 40 società a capitalizzazione maggiore. L’origine del nome blue chips deriva dal gioco d’azzardo: nel poker, infatti, la blue chip (gettone blu) è la fiches che possiede il valore più elevato. L’indice di riferimento è il FTSE MIB.
Mid Cap, per le prime 60 società quotate che non rientrano nel segmento Large Cap. L’indice relativo al segmento è il FTSE Italia Mid Cap.
Small Cap, per le società che non rientrano nel Large Cap e nel Mid Cap. L’indice relativo al segmento è il FTSE Italia Small Cap.

• Micro Cap, per le società che non rientrano nei criteri di liquidità minima necessaria per gli altri segmenti. L’indice relativo al segmento è il FTSE Italia Micro Cap.
Star, per le società a capitalizzazione compresa tra i 40 e i 1.000 milioni di euro e che inoltre possiedono particolari criteri di trasparenza, governance e liquidità. L’indice relativo al segmento è il FTSE Italia Star.
Mta International dove vengono negoziati i titoli azionari di società già quotate in borse dell’Unione Europea.


  • Nel mercato MIV, ex Mtf (Mercato Telematico dei Fondi) vengono negoziati i fondi mobiliari o immobiliari chiusi quotati e delle investment companies. Il MIV possiede tre segmenti distinti:
  1. segmento Fondi Chiusi, per la negoziazione di quote di fondi chiusi mobiliari e immobiliari
  2. segmento Investment Companies, per la negoziazione delle azioni delle Investment Companies
  3. segmento RealEstate Investment Companies, per la negoziazione delle azioni delle RealEstate Investment Companies
  • Nel mercato Idem (Italian Derivatives Market) vengono negoziati futures, minifutures e opzioni relative ai titoli dell’indice FTSE Mib.
  • Nel mercato Sedex vengono negoziati covered warrant, leverage certificates e investment certificates.
  • Nel mercato Mot (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) vengono negoziati i titoli di Stato (Bot, Btp, Btp€i, Cct, Ctz), obbligazioni di Enti locali, obbligazioni bancarie e corporate plain vanilla e strutturate non convertibili, euro-obbligazioni, obbligazioni di emittenti esteri e asset backed securities. Questo mercato si suddivide in due segmenti:
  1. DomesticMot, per gli strumenti finanziari liquidati presso sistemi di liquidazione italiani. 
  2. EuroMot, per gli strumenti finanziari liquidati presso sistemi di liquidazione esteri.
  • Nel mercato Etf Plus vengono negoziati gli strumenti finanziari che replicano l’andamento di mercato quali ETF (Exchange Traded Funds), ETC (Exchange Traded Commodities) ed Etf strutturati.
  • Il mercato AIM Italia (ex Mercato Expandi) è rivolto alle piccole imprese.
  • Il mercato MAC è il mercato alternativo dei capitali.

Vedi anche:

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