Cosa occorre studiare per diventare trader professionista

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Articolo a cura di Giovanni Borsi.

Cosa occorre studiare per diventare trader professionista

  • ANALISI TECNICA
  • ANALISI FONDAMENTALE
  • REGOLE DEI MERCATI
  • MONEY MANAGEMENT
  • STRUMENTI COME CW OPZIONI ETF CERTIFICATES etc etc etc
  • CONOSCENZE DI ECONOMIA IN GENERALE
  • CONOSCENZA DI SE' STESSI: punti di forza e debolezza

Scrivo questo articolo perché penso possa essere spunto di discussione e un buon contributo a tutti i traders.

Premetto che dopo tanti anni da trader professionista posso assolutamente affermare, e in questo so che il buon Stefano Fanton mi darà ragione, la conoscenza di sé stessi e delle proprie emozioni è fondamentale, l'avidità e la paura sono i peggiori nemici del trader, puoi avere metodo ma se non hai disciplina la sopravvivenza come trader è destinata a durare poco ed è legata unicamente ad eventi fortunati.

Se noi partiamo dal presupposto che tutti (o quasi) seguono l'analisi tecnica ed oltre il 90% perde verrebbe da dire: l'analisi tecnica non funziona!
Ma non è così, è una metodologia che da un aiuto notevole al trader, ma da sola non ti porta da nessuna parte a meno che non lavori su te stesso: fare simulazioni seguendo l'analisi tecnica porta le percentuali di chi guadagna a livelli decisamente più alti, quindi è passare dalla simulazione alla realtà che fa la differenza e trasforma un trader sulla carta vincente in un trader che entra subito nel 90% di chi perde

Chi mi conosce sa che non seguo l'analisi tecnica, pur conoscendone l'ABC, come dice Davide Biocchi, bisogna conoscerla perché tutti la seguono e quindi certi pattern sappiamo a cosa portano per via che tutti li vedono: quindi io non la seguo ma non vado certo short su Delonghi, tanto per fare un esempio, quando su quel break out c'è il mondo che entra long.

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Ma allo stesso modo un consiglio che posso dare ad uno che segue l'analisi tecnica, di dare un occhio sempre anche ai fondamentali di un'azienda, onde evitare spiacevoli trappole che sono sempre in agguato, soprattutto sui titoli sottili o su titoli oggetto di aumenti di capitale, nel qual caso l'analisi tecnica è assolutamente da abbandonare, perché il titolo è mosso da altre dinamiche.

Ma anche conoscere le regole dei mercati è importante, così da evitare di essere fatto secco su uno stop loss lasciato in macchina in certi momenti di mercato (tipo il terzo venerdì del mese alle ore 13 quando scadono le opzioni sull'indice Dax ed il movimento non è fatto su dati economici o quant'altro, ma solo da interessi delle mani forti che possono durare lo spazio di pochi minuti)

Ma anche seguire le informazioni dei giornali e tutto quello che può avere una correlazione coi titoli che seguiamo può avere la sua importanza: cito solo qualche esempio, la conoscenza delle caratteristiche di un certificato su MPS a dicembre mi ha fatto fare un'ottima operazione su MPS, il pensiero di come poteva impattare la notizia di Tohir che aveva comprato l'Inter valutandola 5-6 volte la Roma e comunque a multipli esagerati rispetto anche a Juve e Lazio ha messo il turbo sui 3 titoli calcistici quotati, l'OPA Benetton non ti permetteva di entrare su Benetton perché il prezzo si adegua subito al prezzo dell'OPA ma chi fosse entrato subito su altri titoli papabili di delysting (Juve e Geox) si faceva un quasi 10% in un solo giorno, o dopo l'Opa Bulgari entrare su un atro titolo del lusso in apertura avrebbe permesso un ottimo gain intraday.

Io ho sempre cercato di massimizzare il rapporto rischio rendimento, cercando operazioni di brevissimo con altissime probabilità di guadagno e sull'overnight mi sono concentrato sul far lavorare le opzioni, disinteressandomi dei titoli singoli. Ma ognuno deve cercare di dotarsi di un suo metodo e continuare poi a studiare per affinarlo e migliorarlo.

Se qualcuno di voi ha notato il logo che ho creato per la mia nuova società che si occuperà di gestire la didattica, non è un caso che ho scelto il CAMALEONTE, perché penso che solo chi sa cambiare seguendo i mutamenti del mercato può sopravvivere e continuare a fare questa professione, del resto anche sul mio sito Top Alert il mio motto è:

"Non è la più forte delle specie che sopravvive,
né la più intelligente,
ma quella più reattiva ai cambiamenti."
(Charles Darwin)

Doti Indispensabili

Avrei ancora tante cose da dire ma di tutte quelle che ho detto non voglio dire che è più importante studiare un tema piuttosto che un altro, ognuno dovrà fare il suo percorso tenendo conto però dell'importanza di:

1) la conoscenza di sé stessi e dei propri limiti (UMILTA')
2) la capacità di costruirsi un proprio metodo (FATICA)
3) continuare a studiare per migliorarsi (PASSIONE)
4) capacità di stare fuori dal mercato finché non si è pronti (PAZIENZA)
5) avere la consapevolezza che c'è sempre da imparare (CONFRONTO) etc etc etc (mi aspetto che Stefano aggiunga altre doti indispensabili al buon trader, lui in questo è maestro, visto che il suo libro "Lo Zen e la Via del trader samurai" andrebbe letto da chiunque approccia il trading), spero di aver contribuito allo spirito del gruppo.

Altre doti indispensabili al buon trader

A cura di Stefano Fanton

Visto che sono stato tirato in ballo dall'autore di questo interessante articolo aggiungo qualche considerazione. Temet Nosce, conosci te stesso, mai invito può considerarsi più utile, e non solo nel trading ma anche nella vita di tutti i giorni. In contrapposizione assoluta con la sua utilità però, giova constatare, vi è la sua comprensione.

Le parole di Giovanni dovrebbero scolpirsi nella mente di ogni trader che desideri approcciare seriamente ai mercati per poter poi trovare, in assoluta solitudine, lo stile di trading che più si addice alla propria personalità. Una volta individuato lo stile preferito si dovrà, necessariamente, padroneggiare anche il suo contrario perché, se una cosa è certa, è che i mercati sono volubili e mutevoli e occorre quindi ruotare, modificare, adattare tecniche, stili e approcci al trading.

Anche e soprattutto imparando a stare fuori dal mercato. Un'arte, quella dell'attesa, grandemente sottovalutata, proprio al pari della conoscenza personale, del Temet Nosce, un invito destinato a essere incompreso ai più.

Sono parole destinate ad essere udite e non comprese, solo un trader consapevole e con qualche anno di esperienza può pienamente cogliere l'importanza di quanto detto. Per il resto, per la moltitudine di trader che approcciano ai mercati inconsapevolmente sono solo parole, inutili perché separate dai fatti, dalla concretezza. Ma, proprio per questo destinate a costruire un'invisibile e robusta base sul quale crescere come trader. Durante nel tempo e nella mutevolezza dei mercati.

Temet Nosce sia quindi un filo conduttore tra tecniche, metodologie, mercati e prezzi. La conoscenza, dopotutto, è il più prezioso dei capitali.

Anche quando non ha prezzo.

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