Platino

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"L'oro non è tutto.
C'è anche il platino."

(Scrooge McDuck)


Il platino è il metallo più duttile dopo oro e argento. Il suo colore è bianco-grigio, il suo nome deriva dallo spagnolo "platina" (piccolo argento), e inizialmente veniva scambiato per materiale di scarto dell’argento e gettato via.

Duttile, malleabile e resistente alla corrosione, il platino era conosciuto dagli antichi Egizi e dalle civiltà pre-colombiane, ma fu a partire dalla prima metà dell'800 che divenne popolare, affascinando anche gli alchimisti che continuavano a ricercare la formula per trasformare il piombo in oro.

Il Re di Francia, Luigi XVI ne rimase talmente colpito da dichiararlo “l’unico metallo adatto ai Re.” Non fu il solo, nel 1884 l’orafo degli zar di Russia, Peter Carl Fabergè iniziò la produzione delle famose uova gioiello per Alessandro III, dei capolavori in oro, pietre preziose e platino.

Re e regine indossavano gioielli in platino, considerato un metallo preziosissimo, a tal punto che Carlo VI di Spagna commissionò una stanza nel Palazzo Reale di Aranjuez con intarsi in legno decorati in platino. La stanza è nota come “Stanza di Platino.”

Qualche anno dopo, ad inizio del 900, il famoso gioielliere Louis Cartier creò delle collezioni di gioielli in platino, un metallo capace di valorizzare la luce dei diamanti alla perfezione. Re Edoardo VII di Inghilterra, riconoscendogli un’abilità impareggiabile nel creare gioielli, lo nominò “gioielliere dei Re e Re dei gioiellieri”.

La moderna industria del platino nasce in Sud Africa con la scoperta del geologo tedesco Hans Merensky, nel 1924, del più grande deposito di platino esistente al mondo.

Platinum Eagle 2007.jpg

Oggi è considerato un metallo prezioso, una sorta di sostituto dell'oro e dell'argento anche se trova uno scarso peso nella diversificazione dei portafogli perché, a differenza di oro e argento, non è mai stato considerato un sostituto della moneta ed è inoltre soggetto a variazioni di prezzo legate ai cicli congiunturali.

La moneta più nota in platino è l'American Eagle Platinum, emessa dalla Zecca degli Stati Uniti a partire dal 1997, con purezza .9995

I prezzi del platino non sono certamente costanti, è impossibile non ricordare il crollo della sua quotazione nel corso nel 2008 dove, in soli 4 mesi, perse circa il 50% del proprio valore. Movimenti importanti che, se da un lato spaventano gli investitori, dall’altro forniscono interessanti opportunità ai trader.

Nel grafico mensile che segue è evidente il tracollo delle quotazioni del platino nel 2008, un ribasso considerevole nell'ordine del 50%.


Platino crollo08.jpg


Ma bisogna sempre contestualizzare i movimenti dei prezzi. Il grafico seguente mostra l'andamento del platino da settembre 1997, in quel periodo stazionava tra i 335 e i 457 dollari per oncia e il rialzo dei prezzi si è interrotto parecchi anni dopo a quota 2.273.

Decisamente, crollo del 2008 compreso, i movimenti del trend sono di tutto rispetto!


Platino lungo.jpg


Per sfruttare i movimenti del platino il trader può utilizzare diversi strumenti finanziari, oltre alle monete da investimento ci sono gli ETC o i certificati disponibili anche di tipo Quanto.

A puro titolo di curiosità, vale la pena evidenziare che il simbolo alchemico del platino è ottenuto per unione dei simboli dell'oro e dell'argento.

Platino simbolo alchemico.jpg
"Il simbolo alchemico del platino."

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