Sun Tzu - L'arte della guerra - VARIABILI

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VARIABILI

1.
Solitamente, il generale riceve mandato dal sovrano di mobilitare il popolo e adunare l’esercito. Ci sono nove fattori che variano a seconda delle circostanze. Sono questi.
2.
Il primo è: non attestarti su un terreno, se è difficile.
3.
Il secondo è: su un terreno dove è facile stabilire collegamenti, stringi alleanze coi confinanti.
4.
Il terzo è: su un terreno aperto, non attardarti.
5.
Il quarto è: su un terreno chiuso, abbi molte risorse.
6.
Il quinto è: sul terreno della morte, combatti.
7.
Il sesto è: ci sono strade che non si devono seguire. Il settimo è: ci sono eserciti che non si devono attaccare. L’ottavo è: ci sono città che non bisogna assediare e territori che non si devono disputare.
8.
Il nono è: possono presentarsi circostanze in cui gli ordini del sovrano non devono essere obbediti.
9.
Un generale che ha conoscenza approfondita dei vantaggi offerti dai nove fattori variabili, è esperto nell’Arte della Guerra.
10.
Il generale che non ha chiari i vantaggi che po’ trarre dai nove fattori variabili, non sarà in grado di utilizzare il terreno a proprio vantaggio, anche se lo conosce bene.
11.
Nelle campagne militari, chi non capisce la tattica basata sui nove fattori variabili, non sarà neppure capace di utilizzare al meglio le sue truppe, anche se capisce bene le “cinque variazioni”.
Semplificazione del Commento di Cia lin (618-907 d.C.) alla spiegazione sulle “cinque variazioni”:
A) Una strada breve, se si pensa porti ad un’imboscata, non deve essere percorsa.
B) Un esercito nemico che si trovi in una situazione talmente disperata da costringere i soldati da combattere fino alla morte, non deve essere attaccato.
C) Una città, anche se isolata e suscettibile di assedio, se è ben fornita di provviste, difesa da truppe scelte, comandata da un’abile generale, con ministri intelligenti e fedeli, in grado di ideare piani che la rendano impenetrabile, non deve essere assediata.
D) Un territorio che si può conquistare, ma che è difficile da difendere o che si ritiene non si possa trarre grande vantaggio da esso, non vale la pena di una guerra.
E) Anche se si deve sempre obbedire al Sovrano, quando si ritiene che suoi ordini possano portare a grandi ingerenze nella condotta di una guerra, non si devono eseguire i suoi ordini.
12.
Per queste ragioni il generale esperto deve considerare nelle sue decisioni le circostanze favorevoli insieme con quelle sfavorevoli.
13.
Analizzare i vantaggi serve a elaborare i piani. Analizzare gli svantaggi serve a evitare i danni.
14.
Il timore di un danno frena. L’azione logora. La prospettiva di un vantaggio incita.
15.
Per confondere i nemici, poni in atto azioni di disturbo.
16.
Il generale esperto logora il nemico tenendolo costantemente sotto pressione. Lo fa correre dappertutto adescandolo con vantaggi illusori.
17.
Non illuderti che il nemico possa non venire, ma tieniti sempre pronto ad affrontarlo. Non illuderti che il nemico non ti attacchi, ma fai piuttosto in modo di renderti inattaccabile. È una regola fondamentale dell’Arte della Guerra.
18.
Cinque qualità pericolose possono riscontrarsi nel carattere di un generale. Sono queste:
19.
Se è troppo temerario, può venire ucciso.
20.
Se tiene troppo alla vita, sarà fatto sicuramente prigioniero.
21.
Se è iroso, cede alle provocazioni
22.
Se tiene tropo al proprio decoro, è sensibile alle calunnie.
23.
Se è di natura compassionevole, puoi farlo vivere nel tormento.
24.
Questi cinque tratti caratteriali per un generale sono difetti. Per le operazioni militare sono catastrofi.
25.
La rovina dell’esercito e la morte del generale stesso sono il risultato di tali difetti. Pensaci bene.

 

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