Il punto della situazione cap1 ts

Da traderpedia.
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“Alea iacta est.”
“Il dado è stato lanciato.”


Giulio Cesare, nel 59 a.c., pronunciò una frase destinata alla storia “alea iacta est”, il dado è stato lanciato. Indubbiamente attraversare in armi il rubicone era un punto di non ritorno, un’azione destinata a cambiare il corso della storia e le sorti di molte persone. Con la lettura del primo capitolo abbiamo lanciato in aria i nostri dadi iniziando un percorso che cambierà la visione del trading fino ad ora utilizzata percorrendo una via scarsamente battuta ma non per questo meno insidiosa di quella classica. Entreremo in guerra con alcune convinzioni radicate schierando un giovane ma motivato esercito a combattere una dura battaglia contro il rischio, la paura e l’inconsapevolezza operativa. Non sarà uno scontro facile ma il nostro piccolo esercito troverà robusti e preparati rinforzi ad ogni capitolo, pronti ad ingrossare le fila delle nostre truppe. La battaglia finale sarà dura da vincere ma partiamo con un grosso vantaggio, abbiamo tutto il tempo per prepararci ed addestrarci nel migliore dei modi.

Formare dei traders al consapevole sviluppo e utilizzo di un trading system non è facile, molti libri iniziano subito con formule e strategie che, a prescindere dall’effettiva utilità tecnica, non preparano adeguatamente il trader a ragionare con la propria testa e a sviluppare da solo le strategie più adatte al proprio stile di trading. In questo percorso vi insegnerò, forte della mia esperienza, la strada migliore per ingaggiare la battaglia col mercato, una battaglia che non finisce mai con un vincitore e un perdente assoluto, una battaglia che continuamente vede crescere i profitti e restituirne una parte al mercato.

Abbiamo iniziato il nostro percorso con lo sviscerare immediatamente il principale problema che ogni trader ha quando inizia la sua attività, moltissime tecniche e moltissimi segnali spesso in contrapposizione tra loro, è quindi necessaria una pulizia iniziando da zero e costruendo la nostra operatività su fondamenta solide.

Osservate il grafico seguente, siamo alla vigilia di uno dei più grandi crolli che la memoria finanziaria collettiva ricordi, ne vedete i segnali? Io non li vedo. Questo è il punto, fare le analisi dopo che sono avvenuti i crolli o i boom di borsa è facile, indagare i movimenti mentre avvengono è tutt’altra cosa.


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 Boom delle quotazioni dell’indice Dow Jones da agosto 1922 a settembre 1929. Grafico giornaliero.


Lo osservo nella mia attività di trader tutti i giorni, il problema non è individuare un punto di ingresso ma gestire le uscite sistematicamente, un compito che molte persone non riescono a svolgere con la dovuta serenità sia per mancanza di metodo che per mancanza di conoscenza globale dei movimenti. Nessuno è in grado di sapere esattamente quando un mercato smetterà di salire o di scendere ma chiunque, con le necessarie conoscenze tecniche, può arrivare a gestire i trade con un rischio controllato, è proprio questo il principale vantaggio dei trading system. Le insidie sono numerose ma la storia è una generosa maestra se la si ascolta con attenzione, per prima cosa dobbiamo aver ben chiari i nostri obiettivi di investimento, come e cosa tradare e solo successivamente possiamo pianificare una strategia operativa tesa a cogliere i movimenti sottostanti.


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 Crollo delle quotazioni dell’indice Dow Jones. Grafico giornaliero.


Conoscere il nostro nemico è importante quanto conoscere il nostro obiettivo, le categorie di sistemi automatici sono spesso in conflitto tra loro e, se non si capisce bene la diversa logica costruttiva delle strategie, si rischia di non essere in grado di creare delle macchine da guerra efficaci o, per dirla col linguaggio dei trading system, efficienti. Dobbiamo quindi giungere alla guerra preparati al confronto con le nostre aspettative, con le diverse volatilità, con le fasi di attesa e gli eventi eccezionali che rischiano di farci perdere tutto con una sola battaglia gestita male. Il percorso è lungo ma il premio è ambito, giungere preparati è un imperativo!


“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.” Seneca


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