Il “trader briccone” della Société Générale

Da traderpedia.
Versione del 15 nov 2013 alle 13:04 di imported>Stefano Fanton
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Durante un crollo dei mercati finanziari le perdite sono veloci ed ingenti e si “bruciano” centinaia di miliardi di euro. Ma chi li perde quei soldi?

Quando si parla di cifre così elevate si dimentica la dimensione della quantità e si tende a rapportare ogni notizia alla nostra dimensione, relativizzando la quantità. Nel corso degli anni si sono succedute diverse crisi finanziarie dovute al trading non autorizzato da parte dei trader e questo è avvenuto perché controllore e controllato erano la stessa persona o per falle nei sistemi di sicurezza. Le bricconate e le distruzioni di valore più ingenti dei trader sono state:

  • Nicholas Leeson, Barings Bank 1,4 miliardi di dollari nel 1995
  • Mr Copper”, Sumitomo Corporation 2,6 miliardi di dollari nel 1996
  • Premi Nobel economia, Fondo Ltcm 4,6 miliardi di dollari nel 1998

Queste sono stati i falò finanziari più alti. Enron, Parmalat e altri crac non possono rientrare nella classifica poiché più che di azzardate speculazioni finanziarie si tratta di fallimenti derivati da “gestioni creative”. Ad ogni modo, il 21 gennaio 2008 si assiste al crollo dei mercati finanziari. Anche la Francia è nel pieno della tempesta con l'indice Cac 40 che quota 4744,45 punti con un ribasso del 6,83%

Un viaggio nel tempo

Ma, prima di continuare, facciamo un viaggio nel tempo e torniamo al 2000. I mercati sono tutti al rialzo e, in particolare, le nuove tecnologie legate a Internet trainano i rialzi. In questo periodo Jerome Kerviel completa la propria formazione e viene assunto dalla seconda banca francese per capitalizzazione, Société Générale. Passano gli anni e, il 24 gennaio 2008, il nome di Jerome Kerviel diventa famoso come quello di Nicholas Leeson.

Ogni record è stato battuto: Société Générale rivela in una conferenza stampa una maxi frode da 4,9 miliardi di euro, un buco creato da un singolo trader, Jerome Kerviel, 31 anni.

  • Jerome Kerviel, SG 4,9 miliardi di euro pari a 7,2 miliardi di dollari nel 2008

Le speculazioni al rialzo sui futures sono state il mezzo per la creazione della gigantesca perdita. Jerome ha potuto agire indisturbato per mesi grazie alle sue conoscenze informatiche. Come al solito, le perdite furono occultate e l’esposizione fu incrementata nel tentativo di rimediare a danni via via crescenti. Il presidente di Société Générale, Daniel Bouton, ha stretto la mano a Jerome Kerviel prima di licenziarlo. Al presidente non è rimasto che scusarsi e presentare le proprie dimissioni, che però sono state rigettate dal cda.

L'inchiesta

La Banca di Francia ha aperto un’inchiesta sulla frode, il governatore, Christian Noyer ha dichiarato di non aver alcuna preoccupazione per la tenuta della banca che è solida: «È stato un incidente, una truffa inaudita e le perdite sono state molto elevate perché le condizioni del mercato erano pessime, bisogna fare in modo che fatti come questi non accadano più».

Société Générale ha spiegato che Jerome Kerviel aveva iniziato all’inizio del 2007 a utilizzare tecniche fraudolente per operare senza autorizzazione.

Inizialmente le cifre erano modeste ma col tempo si sono via via ingrandite, raggiungendo i 50 miliardi di euro di esposizione. Una cifra più grande del prodotto interno lordo del Marocco. Société Générale annuncia un aumento di capitale per 5,5 miliardi di euro per sanare la situazione, Jerome Kerviel viene arrestato e collabora da subito con le autorità. Anche se non si è arricchito personalmente rischia una condanna da 5 a 15 anni. Diviene suo il record di maggior buco causato da un singolo trader. Ma come ha reagito la quotazione di Société Générale a questo terremoto inaspettato? Tecnicamente l’istituto bancario era già impostato al ribasso da parecchi mesi e, dal massimo di circa 160 euro, stava testando senza troppa convinzione la tenuta di quota 100.

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Société Générale. Grafico candlestick settimanale.


La cronologia degli eventi

La cronistoria degli eventi cruciali va analizzata di pari passo con le quotazioni. Ancora una volta i ribassi hanno anticipato la notizia.

Il mercato ha sempre ragione.

  • Venerdì 18 Gennaio Société Générale 85,88 -8.62%

Durante un controllo di routine un’operazione sospetta attira l’attenzione degli ispettori: un ordine era passato senza garanzie e quindi risulta anomalo. La direzione della banca viene immediatamente avvertita e scattano le indagini. La responsabilità ricade su Jerome Kervier che viene convocato e che, secondo la banca, ammette le proprie responsabilità. Il rischio per la banca è enorme, viene avvertita la Banca di Francia e il garante dei mercati finanziari, si decide di mantenere la notizia segreta per permettere di liquidare le posizioni assunte dal trader.

  • Lunedì 21 Gennaio Société Générale 78,68 -8.38%

L’esposizione è enorme, ben 48 miliardi di euro da liquidare con una perdita di 4,9 miliardi. Il destino è avverso perché crollano tutti i mercati mondiali proprio quando Société Générale sta liquidando le posizioni.

  • Martedì 22 Gennaio Société Générale 83,16 +5.69%

Il titolo rimbalza, il mercato ignora ancora la notizia.

  • Mercoledì 23 Gennaio Société Générale 79,31 -4.63%

Ancora nessuna dichiarazione da parte della banca e la quotazione si rimangia il rimbalzo del giorno precedente.

  • Giovedì 24 Gennaio Société Générale 73,79 -6.96%

Société Générale annuncia la maxi perdita, si scusa con gli azionisti e presenta una denuncia nei confronti di Jerome Kervier.

  • Venerdì 25 Gennaio Société Générale 73,34 -0.61%

Nasce il sospetto che Jerome Kervier non sia l’unico responsabile e che la banca abbia esagerato il ruolo del trader nella crisi. Si ritiene improvabile che il trader abbia potuto agire indisturbato per 12 mesi.

  • Lunedì 28 Gennaio Société Générale 71,02 -3.16%

Tutto sommato le quotazioni tengono e vengono sostenute. È un declino continuo ma non si assiste al tracollo da panico.

Il grafico giornaliero rende immediatamente visibile l’entità del calo delle quotazioni.

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Société Générale. Grafico candlestick giornaliero.


La notizia della maxi truffa ha certamente influenzato le quotazioni, che però erano già inserite in un trend ribassista. Inoltre il trader segue sempre la via del prezzo, incurante delle notizie ma attento agli effetti. Comunque si concluda la vicenda di Jerome Kervier una cosa è certa, il trend è al ribasso e a nessun trader professionista verrebbe mai in mente di assumere posizioni basate sulle notizie.

Il 28 gennaio circa 100 azionisti di Société Générale presentano una denuncia per insider trading e per manipolazione dell’andamento di borsa. La denuncia è diretta in particolare a un membro del cda che ha venduto azioni per 85,7 milioni di euro poco prima del crollo dei titoli e a “qualsiasi altra persona che direttamente o indirettamente ha tratto profitto da informazioni privilegiate”, come riferisce il legale Frederik-Karel Canoy.

Leciti interrogativi

Qualche domanda sorge spontanea a ogni investitore:

  • Chi e quando è stato informato di quanto stava per succedere?
  • Perché chi sapeva ha taciuto sino a giovedì 24 gennaio?
  • Chi ha approfittato del più grande insider trading della storia delle borse mondiali?
  • Bernanke ha tagliato i tassi dello 0,75% martedì alle ore 14.22: gli eventi della Société Générale hanno condizionato la decisione?

Viene formalizzata l’accusa nei confronti di Jerome Kerviel: falso, frode e violazione degli obblighi fiduciari. Questi i capi d’imputazione provvisori formalizzati dal pubblico ministero della procura parigina Jean-Claude Marin. Kerviel dichiara al magistrato di non aver agito per lucro personale ma perchè voleva essere «un trader eccezionale». Dichiara inoltre che altri colleghi agivano nello stesso modo, seppur a un livello minore.

Il 22 febbraio i corsi di Société Générale, dopo aver fatto un rimbalzo considerevole fino a ridosso dei 90 euro, quotano circa 64.

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