Le greche

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Le greche sono dei valori statistici espressi in percentuale, che forniscono all'investitore dati importanti per poter impostare meglio le proprie strategie di investimento e di fatto misurano la reattività di un'opzione al variare dei principali fattori quantificabili che ne influenzano il prezzo.


  • BETA: misura la correlazione tra un singolo titolo ed il mercato. Un Beta uguale ad 1 indica che il titolo si muove come il mercato (titolo neutral), un beta maggiore di 1 indica un titolo aggressivo, viceversa un titolo difensivo avrà un valore del beta minore di 1.


  • DELTA: indica la sensibilità del premio dell'opzione rispetto alle variazioni del sottostante. Per una call un delta pari a 0,50 significa un aumento di 0,50 euro di premio per ogni aumento di un euro del sottostante; nel caso parlassimo di una put abbiamo sempre delta negativo, in quanto il premio di una put con delta -0,50 aumenta di 0,50 euro al diminuire di un euro del valore del sottostante.
    In prossimità della scadenza i contratti in-the-money hanno un delta molto vicino all'unità (negativa per le put, positiva per le call), mentre i contratti out-the money hanno un delta praticamente azzerato.
    Il delta non è una variabile fissa ma varia al variare del sottostante: se il sottostante vale 50 euro e le call e put con strike 50 euro presentano entrambe un delta del 50% (negativo per le put e positivo per le call) al variare del sottostante, ad esempio a 55 euro, il valore del delta sarà variato in aumento per le call (essendo ora più in the money di prima) e variato in diminuzione per le put (passate in questo caso da at-the-money ad out-the-money).
    Se la volatilità è alta, i valori del delta delle opzioni out-the money sono generalmente più elevati, anche perchè le ampie oscillazioni del titolo sottostante aumentano la probabilità che l'opzioni da out-the-money torni ad essere in-the-money.
    Il delta di un'opzione esprime anche l'esposizione al mercato (posizione equivalente sul sottostante); in questo caso il delta viene utilizzato per determinare la posizione in titoli equivalente ad una posizione in opzioni:


Posizione equivalente in titoli = Numero di opzioni x delta x Lotto contratto di opzione

Ad esempio, se abbiamo in posizione 10 opzioni call su Unicredit (lotto 1.000), scadenza un mese e strike 2 euro ed il titolo quota 1,90 euro con un delta pari a 0,35, l'equivalente posizione in titoli è pari a 10 x 0,35 x 1.000 = 3.500 azioni Unicredit.


  • GAMMA: detto anche delta del delta o fattore di accelerazione del delta, è la variabile che misura la sensibilità del delta rispetto ad un'unità di movimento del prezzo del sottostante; prendendo a riferimento l'esempio precedente, un gamma di 0,05 indica che il delta aumenterà di 0,05 ad ogni tick di variazione del sottostante, per cui se a 50 euro il delta della call era pari a 0,50, a 55 euro di valore dell'attività sottostante il delta sarà pari a 0,75.


  • LAMBDA: questo coefficiente misura l'effetto leva, indica la variazione percentuale attesa nel valore dell'opzione per ogni punto percentuale di variazione dell'attività sottostante.


  • RHO: rappresenta la sensibilità del premio di un'opzione rispetto al tasso di interesse privo di rischio; in fasi di tassi bassi è sicuramente il fattore che meno influenza il prezzo dell'opzione. Tassi più alti fanno crescere il prezzo delle opzioni call e diminuire quello delle opzioni put, perchè tassi più alti rendono più conveniente comprare una call che prendere a prestito denaro per comprare direttamente il sottostante, oppure rendono conveniente vendere il sottostante e investire il ricavato al tasso privo di rischio piuttosto che comprare una put.


  • THETA: rappresenta la variabilità nel tempo del premio di un'opzione. Come unità di tempo si prende 1 giorno, anche se sarebbe più corretto considerare la settimana, in quanto il singolo giorno da lunedì a martedì è ben diverso dal singolo giorno tra venerdì e il lunedì successivo. Il valore del theta se è pari a – 500 significa che il valore teorico dell'opzione varierà di -0,500 euro se si riduce la vita residua di un giorno; per superare il problema del sabato e della domenica si potrebbe costruire un theta corretto, pari al theta giornaliero moltiplicato per 1,4 (questa è l'incidenza di un giorno lavorativo su una settimana di calendario).Come per le altre variabili esaminate, il theta non è costante, ma varia col passare del tempo: il tasso di deprezzamento del valore dell'opzione è tanto più elevato quanto più si avvicina alla scadenza dell'opzione, e assume i suoi valori massimi nei giorni precedenti il giorno di scadenza.


  • VEGA: rappresenta la sensibilità del premio di un'opzione rispetto a variazioni della volatilità implicita del sottostante, indicando la variazione in valore assoluto dell'opzione per ogni cambiamento di un punto percentuale della volatilità. Un vega pari a 1,50 indica che il valore dell'opzione aumenterà di 1,50 euro se la volatilità aumenta di un punto percentuale.
    Bisogna precisare che il vega influisce solo sul valore temporale del premio di un'opzione e non è un fattore costante, ma varia all'avvicinarsi della scadenza del contratto d'opzione.


Le variabili più importanti sono:

  1. il delta, che dice immediatamente l’esposizione sul mercato, per cui ci è facile capire immediatamente quale posizioni equivalenti dovremmo tenere sul sottostante per essere a delta neutro;
  2. il time decay espresso dal theta, che dice quanto si deprezza l'opzione col passare del tempo
  3. la volatilità implicita insita nell'opzione, che indica l'appetito degli investitori a comprare opzioni; questa tende a scemare quando i mercati hanno un prolungato trend rialzista, mentre sale in occasione dei ribassi del mercato in cui solitamente i movimenti sono più repentini anche se meno prolungati. 

Vedi anche: