Intermediari

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Intermediari del mercato mobiliare sono le banche, e le Sim (società di intermediazione mobiliare) o altre istituzioni giuridiche che svolgono l’attività di collocamento e distribuzione dei valori mobiliari in regime di libera prestazione di servizi.

Si tratta di organismi che hanno un’importante funzione: permettono agli operatori attivi sul mercato di scambiarsi denaro contro titoli quotati in borsa. Risulta evidente che gli intermediari, per garantirsi una prosperosa esistenza, cercano di guadagnare quanto più possibile in commissioni. Più operazioni fa l’investitore, maggiore è il guadagno per gli intermediari, non conta che l’investitore guadagni o perda, l’importante è che movimenti i capitali.

Con l’avvento del trading online si sono verificate due tendenze in netta contrapposizione fra di loro: da una parte una marcata riduzione dei costi di negoziazione, dall’altra la crescita esponenziale delle operazioni eseguite, con notevole incremento degli oneri a carico dell’investitore. Tanto più intensa è l’attività dei trader online, tanto più contenuti sono i rendimenti netti (detratti quindi ai profitti lordi i costi di commissione e di bid-ask spread) e tale scarto aumenta all’aumentare del tasso di turnover del loro portafoglio.

Perfino la Consob ha sentito il bisogno di mettere in guardia l’investitore sul fatto che l’attività di trading intraday, favorita da commissioni minori, velocità di immissione degli ordini, facilità di accesso e aspetto ludico della negoziazione diretta con la piazza finanziaria, comporta il pagamento di commissioni elevate.

Pertanto è importante riuscire a tarare la nostra operatività sulle base delle effettive capacità individuali, per non sperperare i nostri soldi in commissioni; questa è già una forma preventiva di controllo delle perdite di borsa.

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