Differenze tra le pagine "Analista tecnico" e "Ansia da trading"

Da traderpedia.
(Differenze fra le pagine)
Jump to navigation Jump to search
imported>Stefano Fanton
 
imported>Stefano Fanton
 
Riga 1: Riga 1:
''«Prima che una persona studi l’analisi tecnica, i rialzi di borsa sono rialzi e i ribassi sono ribassi; dopo una prima occhiata alle tecniche di analisi, i rialzi non sono più rialzi e i ribassi non sono più ribassi. Dopo anni di studio, i rialzi tornano ad essere rialzi e i ribassi a essere ribassi».''
+
[[image:ansia.jpg|right|300px]]<center>''“Camminavo lungo la strada con due amici <br>quando il sole tramontò<br>il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue<br>mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto<br>sul fiordo nerazzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco<br>i miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura<br>e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.”<br>''Edvard Munch, L'urlo, 1885</center>
  
  
[[File:Analista tecnico.jpg|thumb|300px|right|L'analista tecnico esperto e capace non lo si riconosce dall'abito che indossa ma, paradossalmente, dalla quantità di strumenti che utilizza per le proprie analisi. E va sottolineato che si tratta di quantità e non di qualità degli strumenti...]]L’analista tecnico si muove esclusivamente in base alla lettura del [[un diverso tipo di scrittura|grafico di un titolo]], quando vede un segnale d’acquisto si precipita a rendere concreto l’ordine, se vede un segnale di vendita, vende il titolo senza indugio, questo è tutto ciò che distingue la sua condotta.  
+
L'ansia è una condizione emotiva di conflitto interiore in cui gli esseri umani si trovano quando percepiscono la possibilità di essere interessati da un evento che modifica lo stato in cui si trovano.  
  
Un analista tecnico non dovrebbe farsi influenzare da letture di giornali, dai discorsi economici, politici e, principalmente, dalle conclusioni degli analisti fondamentali e tanto meno dagli esperti, ossia dai [[il teorico|teorici del mercato]]. L’unica cosa degna di interesse per l’analista tecnico dovrebbe essere la dinamica dei prezzi e dei volumi del titolo oggetto di analisi.  
+
Se l’evento è sfavorevole, o percepiscono un pericolo che li minaccia si manifesta una sensazione d'impotenza. In altre parole l’ansia è uno stato caratterizzato da sensazioni di paura e si manifesta davanti alla prospettiva di eventi ignoti o indesiderati.
  
L’analista esperto è capace di analizzare un grafico senza nemmeno conoscere il nome del titolo in questione e se individua un segnale di acquisto, lo segue a prescindere da ogni altra considerazione.  
+
L'ansia è un fenomeno assolutamente personale ma è caratterizzata da alcuni fattori comuni, dipende dalle nostre aspettative, dai nostri interessi di natura affettiva, economica, dalle condizioni di salute generale. A parità di cause che possono scatenare l'ansia, la sua patologia è maggiore se gli effetti sono imprevisti.  
  
L’analista tecnico può essere distinto in due categorie ben riconoscibili:
+
L'imprevisto è, infatti, un fattore ansiogeno principale ed è per questa ragione che noi cerchiamo di programmare il nostro comportamento, specie se siamo naturalmente soggetti a tensioni ansiogene. Gestire il rischio significa controllare le capacità di agire, diversamente perdiamo la lucidità e l'obiettività.
  
'''''1. l’analista tecnico pratico<br>2. l’analista tecnico teorico'''''
+
Chi opera in borsa deve quindi saper sempre controllare il rischio per tener lontana l’ansia.
 +
== Controllare gli effetti dell'ansia ==
 +
L’investitore ha a disposizione due modi per l’autocontrollo degli effetti dell'ansia:<br>
  
La maggior parte degli analisti tecnici appartiene alla categoria dei teorici, pochi sono invece i pratici. Il teorico vede e comprende tutti i movimenti dei prezzi, anche i più piccoli e non opera mai. Si considera sempre più bravo del pratico, passa le giornate a studiare nuovi indicatori e sistemi automatici infallibili.  
+
''1) '''ridurre la posta in gioco''', ossia investire ciò che può permettersi di perdere senza compromettere il patrimonio di cui dispone.<br>2) '''usare il criterio del surplus''', ossia posso permettermi di perdere la percentuale del risparmio che ho messo a disposizione.''
  
Il pratico non ascolta nessuno, fa la propria analisi e quando ha un segnale d’acquisto, compra il titolo prescelto senza ripensamenti. È capace di restare fuori del mercato anche per un anno e godersi i soldi guadagnati, è sicuro di una sola cosa, sa di non sapere.
 
  
Quindi si limita a seguire una regola semplice: se il mercato sale compra, se il mercato scende vende e se non sa cosa fare semplicemente non fa nulla.  
+
Se, ad esempio, investo un terzo del mio capitale in borsa, il disagio psicologico per l’eventuale perdita è certamente più sopportabile che se avessi investito tutto, stabilire l’entità della perdita predispone l’investitore ad accettarne le conseguenze, diversamente, se le cose vanno male, senza aver previsto l’accaduto, con i risparmi se ne va anche l'autostima, aprendo la via allo stress da trading.
  
Non è difficile diventare un analista tecnico, in qualche settimana siamo in grado di apprendere quasi tutte le conoscenze teoriche di base e, da queste, dedurre quelle pratiche. Diventare un bravo analista tecnico è un’altra cosa.  
+
L’investitore dispone anche di un metodo ingannevole per sottrarsi alla paura dell’ansia, può attivare i suoi meccanismi di difesa, quelli che lo aiutano a vivere nei momenti di sconforto, ma ciò non lo salva dalle perdite. In questo caso egli considera il capitale investito come un’entità a “valore costante”, mantiene le posizioni aperte a prescindere dalle eventuali perdite, considera queste ultime solo un “fatto virtuale” che lo porta a dire: “Finché non chiudo le posizioni il mio capitale è salvo e perciò non ho ancora perso nulla”, si tratta di un modello comportamentale che conviene evitare poiché, salva provvisoriamente dall’ansia ma non dalle perdite. L'investitore ha scelto il “male minore”, quando sarà costretto a vendere e ad accusare il colpo gli effetti saranno traumatici sia per l’ansia sia per i capitali.
  
L’[[analista tecnico]] è la naturale evoluzione dell’[[L'investitore ingenuo|investitore ingenuo]] e di quello comune; per diventare un buon analista tecnico deve passare parecchia acqua sotto i ponti. Vista la vastità della materia, il rischio maggiore cui l’analista tecnico è esposto è quello di perdere di vista l’obiettivo primario del suo lavoro: deve individuare il titolo che sale, comprarlo e guadagnarci molti soldi.  
+
La condizione ottimale sarebbe quella di poter costituire un fondo derivato da guadagni di borsa che possiamo permetterci di perdere; quel denaro non deve essere interessato da nessuna importante aspettativa, salvo quella del proficuo investimento. Questo è il metodo essenziale per operare senza troppi condizionamenti e al riparo dalla maggior parte dei fattori ansiogeni.
  
Fossilizzarsi sulla ricerca, fine a se stessa, è un rischio che corre la maggior parte dei teorici.  
+
La regola aurea ci dice di investire solo la quota di risparmi che possiamo permetterci di perdere senza subire sconvolgimenti o dissesti finanziari. Ma bisogna prestare molta attenzione, se si usano soldi che si possono perdere ed abbiamo ottenuto qualche buon risultato si rischia di trasformare il trading in scommesse sempre più rischiose finendo poi col perdere tutto.<br>Anche la serenità.
 +
 
 +
== Effetti dell'ansia ==
 +
Se trascurata l'ansia crea danni considerevoli. Alla lunga costringe il trader ad operare su un solo "strumento finanziario": la paura. Una grande, enorme paura che si sostituisce all'osservazione della realtà così, senza via di uscita, ogni trade risulta coperto da un velo di paura che gestisce l'azione e l'inazione del trader.
  
 
== Vedi anche:  ==
 
== Vedi anche:  ==
 +
*[[Indice sequenziale Psicologia|Indice sequenziale Psicologia]]
 +
*[[I fattori interni]]
 +
*[[Affaticamento emotivo]]
 +
*[[Assuefazione da trading|Assuefazione da trading]]
 +
*[[Stress da trading|Stress da trading]]
 +
*[[Ansia_da_trading|Ansia da trading]]
  
*[[Indice sequenziale Analisi Tecnica|Indice sequenziale Analisi Tecnica]]
+
[[Category:Psicologia]]
*[[Analisi tecnica|Analisi tecnica]]
 
*[[Analisi grafica|Analisi grafica]]
 
*[[Analisi candlestick|Analisi candlestick]]
 
*[[Analisi algoritmica|Analisi algoritmica]]
 
*[[Analista_tecnico|Analista tecnico]]
 
*[[Principi dell'analisi tecnica|Principi dell'analisi tecnica]]
 
 
 
[[Category:Analisi_tecnica]]
 

Versione attuale delle 08:59, 31 lug 2013

Ansia.jpg
“Camminavo lungo la strada con due amici
quando il sole tramontò
il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue
mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto
sul fiordo nerazzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco
i miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura
e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.”
Edvard Munch, L'urlo, 1885


L'ansia è una condizione emotiva di conflitto interiore in cui gli esseri umani si trovano quando percepiscono la possibilità di essere interessati da un evento che modifica lo stato in cui si trovano.

Se l’evento è sfavorevole, o percepiscono un pericolo che li minaccia si manifesta una sensazione d'impotenza. In altre parole l’ansia è uno stato caratterizzato da sensazioni di paura e si manifesta davanti alla prospettiva di eventi ignoti o indesiderati.

L'ansia è un fenomeno assolutamente personale ma è caratterizzata da alcuni fattori comuni, dipende dalle nostre aspettative, dai nostri interessi di natura affettiva, economica, dalle condizioni di salute generale. A parità di cause che possono scatenare l'ansia, la sua patologia è maggiore se gli effetti sono imprevisti.

L'imprevisto è, infatti, un fattore ansiogeno principale ed è per questa ragione che noi cerchiamo di programmare il nostro comportamento, specie se siamo naturalmente soggetti a tensioni ansiogene. Gestire il rischio significa controllare le capacità di agire, diversamente perdiamo la lucidità e l'obiettività.

Chi opera in borsa deve quindi saper sempre controllare il rischio per tener lontana l’ansia.

Controllare gli effetti dell'ansia

L’investitore ha a disposizione due modi per l’autocontrollo degli effetti dell'ansia:

1) ridurre la posta in gioco, ossia investire ciò che può permettersi di perdere senza compromettere il patrimonio di cui dispone.
2) usare il criterio del surplus, ossia posso permettermi di perdere la percentuale del risparmio che ho messo a disposizione.


Se, ad esempio, investo un terzo del mio capitale in borsa, il disagio psicologico per l’eventuale perdita è certamente più sopportabile che se avessi investito tutto, stabilire l’entità della perdita predispone l’investitore ad accettarne le conseguenze, diversamente, se le cose vanno male, senza aver previsto l’accaduto, con i risparmi se ne va anche l'autostima, aprendo la via allo stress da trading.

L’investitore dispone anche di un metodo ingannevole per sottrarsi alla paura dell’ansia, può attivare i suoi meccanismi di difesa, quelli che lo aiutano a vivere nei momenti di sconforto, ma ciò non lo salva dalle perdite. In questo caso egli considera il capitale investito come un’entità a “valore costante”, mantiene le posizioni aperte a prescindere dalle eventuali perdite, considera queste ultime solo un “fatto virtuale” che lo porta a dire: “Finché non chiudo le posizioni il mio capitale è salvo e perciò non ho ancora perso nulla”, si tratta di un modello comportamentale che conviene evitare poiché, salva provvisoriamente dall’ansia ma non dalle perdite. L'investitore ha scelto il “male minore”, quando sarà costretto a vendere e ad accusare il colpo gli effetti saranno traumatici sia per l’ansia sia per i capitali.

La condizione ottimale sarebbe quella di poter costituire un fondo derivato da guadagni di borsa che possiamo permetterci di perdere; quel denaro non deve essere interessato da nessuna importante aspettativa, salvo quella del proficuo investimento. Questo è il metodo essenziale per operare senza troppi condizionamenti e al riparo dalla maggior parte dei fattori ansiogeni.

La regola aurea ci dice di investire solo la quota di risparmi che possiamo permetterci di perdere senza subire sconvolgimenti o dissesti finanziari. Ma bisogna prestare molta attenzione, se si usano soldi che si possono perdere ed abbiamo ottenuto qualche buon risultato si rischia di trasformare il trading in scommesse sempre più rischiose finendo poi col perdere tutto.
Anche la serenità.

Effetti dell'ansia

Se trascurata l'ansia crea danni considerevoli. Alla lunga costringe il trader ad operare su un solo "strumento finanziario": la paura. Una grande, enorme paura che si sostituisce all'osservazione della realtà così, senza via di uscita, ogni trade risulta coperto da un velo di paura che gestisce l'azione e l'inazione del trader.

Vedi anche: