Affaticamento emotivo

Da traderpedia.
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Sorridi... così nessuno si accorge di quanto stai perdendo.


Lavorare stanca. Affatica il corpo, la mente e a volte rende il lavoratore un mero esecutore passivo dei propri compiti, senza entusiasmo, senza gioia e senza passione. Ma non per tutti i lavori l’affaticamento è uguale, quando il nostro lavoro coincide con la nostra passione o quando semplicemente ci si diverte a lavorare si prospetta un affaticamento ben diverso.

Fare trading non è un lavoro e quindi si è portati a pensare che non ci sia fatica, in fin dei conti si tratta semplicemente di pigiare un tasto, nessuna fatica fisica ma, purtroppo, un grande affaticamento emotivo. Fare trading a tempo pieno non è un lavoro, è una professione, una differenza di non trascurabile rilievo.

Per il trader intraday e per lo scalper lo stress che si prospetta è veramente elevato, il tempo a disposizione per decidere è limitatissimo e non ammette indecisioni o fretta. E’ un tempo circoscritto dove non vi è spazio per l’incertezza e dove il guadagno o la perdita compaiono con altrettanta velocità.

Con l’affaticamento emotivo fa velocemente la sua comparsa lo stress che può essere considerato l'anticamera di molte patologie psicosomatiche, se l'investitore è stressato le sue scelte subiscono delle sollecitazioni negative rendendo le decisioni improvvisate, fatte quasi per togliersi una preoccupazione, senza il minimo appello alla razionalità e tanto meno secondo qualche metodo operativo. La paura prende il sopravvento.

L’incapacità di chiudere le posizioni accettando le perdite diviene il primo sintomo di affaticamento emotivo, alle perdite di borsa fa seguito un incremento dello stress che produce altre perdite, avviando un meccanismo perverso che tende a riprodurre alternativamente cause ed effetti in un ciclo inarrestabile.

Quando i sintomi dell’affaticamento emotivo compaiono è certamente giunto il momento di smettere l’operatività per qualche mese, di staccare la spina. È solo questione di tempo, alla fine lo stress da trading colpisce tutti coloro che operano in borsa, i primi segnali si manifestano con un eccessivo coinvolgimento emotivo davanti a guadagni o a consistenti perdite di denaro, paura o eccessivo compiacimento sono chiari sintomi di affaticamento.

Se il trader percepisce l’affaticamento e decide di uscire dal mercato, una volta fuori subentra una sorta di “crisi d’astinenza”, un bisogno impellente di rientrare e riprendere ad operare. Una vera e propria dipendenza da trading.

In maniera minore anche l'atteggiamento di attesa davanti ad un mercato statico, privo di contrattazioni e di movimenti significativi delle quotazioni dei titoli, produce affaticamento emotivo. Allo stesso modo un eccesso di volatilità sollecita in modo dinamico la nostra mente a decidere in seguito all'incalzare delle variazioni.Sono situazioni di tensione psicologica che se permangono nel tempo possono provocare forme di stress che impediscono di essere disciplinati.

Lo stress da trading fa perdere, oltre ai soldi, l’integrità funzionale del fegato, i soldi si possono riguadagnare, ma per recuperare il ritorno alla piena efficienza del fegato i tempi sono notevolmente più lunghi e incerti. Lo stress non permette di dormire serenamente, non dà la tranquillità necessaria per operare obiettivamente, ferma quando state per impartire l'ordine di acquisto o di vendita, pone in uno stato di profonda insicurezza e apatia.

Non è una cosa grave a meno che non ci si ostini ad ignorarla; una volta che si presentano i sintomi, il rimedio è unico, tanto semplice quanto efficace: è giunto il tempo di staccare la spina. Basta chiudere le posizioni, prendersi delle obbligazioni e smettere di pensare alla borsa. Se ne riparla fra qualche mese.

Tuttavia appare difficilissimo riuscire a stare fuori del mercato, in particolare per lo scalper, è come una droga dalla quale ci si disintossica dopo molti anni, anche perché comunemente lo stress si accompagna subdolamente, con l’assuefazione da trading.

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