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L'insider trading è un reato finanziario che si compie quando si acquistano azioni, obbligazioni, derivati o altri strumenti finanziari di una società spinti da informazioni riservate o "privilegiate". L'asimmetria informativa è evidente,&nbsp;chi compie insider trading è su un piano privilegiato rispetto agli altri investitori, il fattore di rischio che grava sugli altri investitori&nbsp;viene modificato e non vi è più una posizione di parità degli operatori economici.
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L'insider trading può avvenire principalmente quando si negoziano strumenti finanziari grazie a:
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1) '''''utilizzo di informazioni materiali non di pubblico dominio.'''''<br>Negli Stati Uniti questa pratica è chiamata "''abuso di informazioni privilegiate''" o "''market abuse''";
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2) '''''utilizzo di informazioni non riservate.'''''<br>In questo caso gli acquisti devono essere fatti da soggetti interni all'azienda, questa pratica è chiamata "''insider dealing''" e, anche se è considerata legale da molte legislazioni, è soggetta a vincoli informativi sulle negoziazioni, la comunicazione deve essere fatta a specifici organi di controllo, in Italia la [[Consob|CONSOB]], negli stati Uniti la [[Securities_and_Exchange_Commission_(SEC)|SEC]].<br>
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Un esempio di possibile insider&nbsp;si ha ricostruendo la vicenda di Société Générale&nbsp;e del suo trader "briccone"&nbsp;[[Jérôme Kerviel|Jérôme Kerviel]].&nbsp;&nbsp;Venerdì 18 Gennaio 2008, durante un controllo di routine, un’operazione sospetta attira l’attenzione degli ispettori: un ordine era passato senza garanzie e quindi risulta anomalo. La direzione della banca viene immediatamente avvertita e scattano le indagini. La responsabilità ricade su Jerome Kervier che viene convocato e che, secondo la banca, ammette le proprie responsabilità.&nbsp;Jerome Kerviel aveva iniziato all’inizio del 2007 a utilizzare tecniche fraudolente per operare senza autorizzazione, inizialmente le cifre erano modeste ma col tempo si sono via via ingrandite, raggiungendo i 50 miliardi di euro di esposizione. Una cifra più grande del prodotto interno lordo del Marocco.&nbsp;
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Il rischio per la banca è enorme, viene avvertita la Banca di Francia e il garante dei mercati finanziari, si decide di mantenere la notizia segreta per permettere di liquidare le posizioni assunte dal trader. Qualcuno sa, il titolo inizia a scendere e quando la notizia diviene di dominio pubblico, qualche giorno dopo, tracolla.
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Il 28 gennaio 2009&nbsp;un gruppo di circa 100 azionisti di Société Générale, a seguito&nbsp;del crollo del titolo per&nbsp;il trading non autorizzato di [[Jérôme Kerviel|Jérôme Kerviel]],&nbsp;hanno presentato una denuncia per insider trading e per manipolazione dell’andamento di borsa. La denuncia è diretta in particolare a un membro del cda che ha venduto azioni per 85,7 milioni di euro poco prima del crollo dei titoli e a “''qualsiasi altra persona che direttamente o indirettamente ha tratto profitto da informazioni privilegiate''”, come riferisce il legale Frederik-Karel Canoy. Solo una casualità?
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Qualche domanda sorge spontanea a ogni investitore:
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''• Chi e quando è stato informato di quanto stava per succedere? <br>• Perché chi sapeva ha taciuto sino a giovedì 24 gennaio 2008? <br>• Chi ha approfittato del più grande insider trading della storia delle borse mondiali? <br>• Bernanke ha tagliato i tassi dello 0,75% martedì 22 gennaio 2008 alle ore 14.22: gli eventi della Société Générale hanno condizionato la decisione? ''<br>
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Ai giudici il compito di rispondere a queste domande, appare però evidente che l'insider trading è un trading sbilanciato, caratterizzato da assimetria informativa, e poichè chi vende sa bene che il titolo tracollerà, cede i titoli&nbsp;in malafede, con un comportamento al limite della truffa.
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All'insider è fatto divieto di:
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''a) acquistare, vendere o compiere altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio o per conto di terzi, su strumenti finanziari utilizzando le informazioni privilegiate in suo possesso;''
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''c) raccomandare o indurre altre persone, sulla base delle notizie privilegiate in suo possesso, al compimento delle operazioni a lui stesso precluse.''
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Non viene considerato Insider Trading l'utilizzo di informazioni privilegiate acquisite, ad esempio, per un caso fortuito, per rapporti di convivenza, parentela o amicizia con l'insider. E nemmeno l'utilizzo di rumors o voci di mercato rientra nella fattispecie dell'insider trading poichè inidonee a prevedere, con un elevato grado di certezza, l'andamento dei titoli.
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Un'altro caso di insider trading da manuale si deve a ''Kim Schmitz'',&nbsp;il fondatore&nbsp;del sito di file sharing&nbsp;Megaupload,&nbsp;che nel 2001 ha realizzato un profitto di 1,5 milioni di dollari vendendo le proprie quote della compagnia ''LetsbuyIt.com''. E allora direte voi?
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Beh, si da il caso che la compagnia in questione fosse in procinto di fallire quando Schmitz ne ha acquistato le quote per 375.000$, l'incremento di valore, nell'ordine del 300%, è avvenuto quando lo stesso Schmitz ha dichiarato di voler investire ben 50 milioni di dollari nella società, soldi che ovviamente non aveva e non voleva investire. Qualche anno dopo è stato condannato per [[Aggiotaggio|aggiotaggio]] e insider trading ricevendo una multa di 100.000$.<br>
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== Vedi anche:  ==
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*[[Indice sequenziale Truffe e inganni|Indice sequenziale Truffe e inganni]]
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*[[Internal dealing]]
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*[[Il “trader briccone” della Société Générale|Il trader briccone della Société Générale]]
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*[[Aggiotaggio|Aggiotaggio]]
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*[[Pump and dump|Pump and Dump]]
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*[[Wall Street (film)|Wall Street (film)]]
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*[[Wall Street: il denaro non dorme mai|Wall Street - Il denaro non dorme mai]]
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*[[Direttiva 2003/6/CE|Testo della direttiva UE in materia]] (Direttiva_2003/6/CE - Gazzetta ufficiale n. L 096 del 12/04/2003 pag. 0016 - 0025)
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== Collegamenti esterni:  ==
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*[http://www.consob.it/main/documenti/Regolamentazione/normativa/dlgs58_1998.htm TUF - Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria]
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[[Category:Truffe_e_inganni]]

Versione attuale delle 14:59, 19 set 2012

"La gente ama le “dritte”!
Non solo ama darle, ma vuole anche riceverle.
A volte è divertente osservare persone intelligenti che le cercano a tutti i costi.
In verità, pochi ne traggono benefici reali.
Fate attenzione alle informazioni riservate.
Se fosse così facile fare soldi, nessuno si preoccuperebbe di farli fare a voi."

(Jesse Livermore)


L'insider trading è un reato finanziario che si compie quando si acquistano azioni, obbligazioni, derivati o altri strumenti finanziari di una società spinti da informazioni riservate o "privilegiate". L'asimmetria informativa è evidente, chi compie insider trading è su un piano privilegiato rispetto agli altri investitori, il fattore di rischio che grava sugli altri investitori viene modificato e non vi è più una posizione di parità degli operatori economici.

L'insider trading può avvenire principalmente quando si negoziano strumenti finanziari grazie a:

1) utilizzo di informazioni materiali non di pubblico dominio.
Negli Stati Uniti questa pratica è chiamata "abuso di informazioni privilegiate" o "market abuse";

2) utilizzo di informazioni non riservate.
In questo caso gli acquisti devono essere fatti da soggetti interni all'azienda, questa pratica è chiamata "insider dealing" e, anche se è considerata legale da molte legislazioni, è soggetta a vincoli informativi sulle negoziazioni, la comunicazione deve essere fatta a specifici organi di controllo, in Italia la CONSOB, negli stati Uniti la SEC.

Un esempio di possibile insider si ha ricostruendo la vicenda di Société Générale e del suo trader "briccone" Jérôme Kerviel.  Venerdì 18 Gennaio 2008, durante un controllo di routine, un’operazione sospetta attira l’attenzione degli ispettori: un ordine era passato senza garanzie e quindi risulta anomalo. La direzione della banca viene immediatamente avvertita e scattano le indagini. La responsabilità ricade su Jerome Kervier che viene convocato e che, secondo la banca, ammette le proprie responsabilità. Jerome Kerviel aveva iniziato all’inizio del 2007 a utilizzare tecniche fraudolente per operare senza autorizzazione, inizialmente le cifre erano modeste ma col tempo si sono via via ingrandite, raggiungendo i 50 miliardi di euro di esposizione. Una cifra più grande del prodotto interno lordo del Marocco. 

Il rischio per la banca è enorme, viene avvertita la Banca di Francia e il garante dei mercati finanziari, si decide di mantenere la notizia segreta per permettere di liquidare le posizioni assunte dal trader. Qualcuno sa, il titolo inizia a scendere e quando la notizia diviene di dominio pubblico, qualche giorno dopo, tracolla.

Il 28 gennaio 2009 un gruppo di circa 100 azionisti di Société Générale, a seguito del crollo del titolo per il trading non autorizzato di Jérôme Kerviel, hanno presentato una denuncia per insider trading e per manipolazione dell’andamento di borsa. La denuncia è diretta in particolare a un membro del cda che ha venduto azioni per 85,7 milioni di euro poco prima del crollo dei titoli e a “qualsiasi altra persona che direttamente o indirettamente ha tratto profitto da informazioni privilegiate”, come riferisce il legale Frederik-Karel Canoy. Solo una casualità?

Qualche domanda sorge spontanea a ogni investitore:

• Chi e quando è stato informato di quanto stava per succedere?
• Perché chi sapeva ha taciuto sino a giovedì 24 gennaio 2008?
• Chi ha approfittato del più grande insider trading della storia delle borse mondiali?
• Bernanke ha tagliato i tassi dello 0,75% martedì 22 gennaio 2008 alle ore 14.22: gli eventi della Société Générale hanno condizionato la decisione?

Ai giudici il compito di rispondere a queste domande, appare però evidente che l'insider trading è un trading sbilanciato, caratterizzato da assimetria informativa, e poichè chi vende sa bene che il titolo tracollerà, cede i titoli in malafede, con un comportamento al limite della truffa.

All'insider è fatto divieto di:

a) acquistare, vendere o compiere altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio o per conto di terzi, su strumenti finanziari utilizzando le informazioni privilegiate in suo possesso;

b) comunicare ad altri l'informazione privilegiata al di fuori del normale esercizio del lavoro, della professione, della funzione o dell'ufficio;

c) raccomandare o indurre altre persone, sulla base delle notizie privilegiate in suo possesso, al compimento delle operazioni a lui stesso precluse.

Non viene considerato Insider Trading l'utilizzo di informazioni privilegiate acquisite, ad esempio, per un caso fortuito, per rapporti di convivenza, parentela o amicizia con l'insider. E nemmeno l'utilizzo di rumors o voci di mercato rientra nella fattispecie dell'insider trading poichè inidonee a prevedere, con un elevato grado di certezza, l'andamento dei titoli.

Un'altro caso di insider trading da manuale si deve a Kim Schmitz, il fondatore del sito di file sharing Megaupload, che nel 2001 ha realizzato un profitto di 1,5 milioni di dollari vendendo le proprie quote della compagnia LetsbuyIt.com. E allora direte voi?

Beh, si da il caso che la compagnia in questione fosse in procinto di fallire quando Schmitz ne ha acquistato le quote per 375.000$, l'incremento di valore, nell'ordine del 300%, è avvenuto quando lo stesso Schmitz ha dichiarato di voler investire ben 50 milioni di dollari nella società, soldi che ovviamente non aveva e non voleva investire. Qualche anno dopo è stato condannato per aggiotaggio e insider trading ricevendo una multa di 100.000$.

Vedi anche:

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