Differenze tra le pagine "Slippage" e "Indicatori Leading e Legging"

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<center>''"L'unica cosa da fare con i buoni consigli è passarli a qualcun'altro.<br>A noi non servono mai."''<br>(Arthur Bloch)</center>
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Velocità del segnale o precisione. Sembra proprio che il trader alle prese con indicatori ed oscillatori non possa avere tutte e due le cose contemporaneamente poiché gli indicatori si dividono principalmente in due categorie:
<br>Lo “slippage” è la differenza che si registra tra il prezzo di mercato, all’immissione dell’ordine, e quello effettivo di esecuzione. Rappresenta un importante “costo invisibile” del trading e può, ad esempio, portare in perdita strategie operative che sulla carta sono profittevoli.
 
  
== '''Quando si verifica lo slippage''' ==
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1. Un indicatore '''''leading'''” ''dà un segnale prima che l’inversione si verifichi. Appartengono a questa categoria gli oscillatori.<br>2. Un indicatore ''“'''lagging'''''dà un segnale dopo che il nuovo trend è iniziato. Appartengono a questa categoria i trend-following e gli indicatori di momentum.
  
Lo slippage si verifica continuamente nell'attività di un [[Trader]], a volte la variazione di prezzo è negativa e comporta una perdita, altre volte positiva e comporta un profitto. E' proprio il mutare continuo dei prezzi a rendere possibile lo slippage che può verificarsi per repentini mutamenti nel [[Book]], ritardo nell’immissione dell’ordine o nella gestione dal parte del broker.  
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Verrebbe spontaneo preferire gli indicatori “leading” ma purtroppo questa tipologia di indicatori dà un sacco di falsi segnali mentre i “lagging” non permettono di essere in posizione all’inizio del nuovo trend. Non si deve quindi preferire una tipologia di indicatori rispetto all’altra ma conoscerne bene le potenzialità e il funzionamento per poterli usare nel migliore dei modi anche in forma sinergica. D’altronde anche tra gli indicatori di “lagging”, e quindi capaci di individuare le tendenze in atto, i segnali non sono concordi. Le medie mobili e gli indicatori ad essi associati come, ad esempio, il M.A.C.D hanno l’indiscusso pregio di identificare le tendenze ma purtroppo il prezzo che si deve pagare è un ritardo nel segnale che dipende dall’ampiezza dei parametri di calcolo. A maggiore frequenza corrispondono minori falsi segnali ma anche ritardo nell’individuazione del trend.<br>Il funzionamento dell’incrocio di medie mobili è semplice, quando la media mobile veloce rompe al rialzo la media mobile lenta c’è un segnale di acquisto, quando rompe al ribasso c’è un segnale di vendita. Nell’immagine che segue è facile osservare sia i segnali delle medie mobili che quelli del M.A.C.D. <br>
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[[Image:Leading_lagging_1.jpg|center|800px]]
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<br>Numerosi incroci del M.A.C.D. si sono verificati quando le due medie si sono ristrette, tuttavia l’incrocio è avvenuto sopra la linea dello 0. Il trend di riferimento era però crescente e senza troppe oscillazioni, quasi una situazione ideale per le medie mobili. Proviamo a vedere un’altra situazione tecnica nel grafico che segue. Questa volta il trend non è ben definito e ci sono molte oscillazioni.
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[[Image:Leading_lagging_3.jpg|center|800px]]
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<br>Come è facile osservare le medie mobili si sono incrociate diverse volte generando molti falsi segnali, il M.A.C.D. non sembra far meglio. Ma d’altronde sia il M.A.C.D. che le medie mobili con il loro comportamento non stanno facendo altro che indicare l’indecisione del mercato, la fase di non-trend. Nessuna delle due tecniche “sbaglia”, va identificato il tipo di mercato sul quale tradare e successivamente vanno individuati gli strumenti capaci di dare i segnali migliori. Ma non è tutto.<br>A volte il trader si trova a suo agio con indicatori più reattivi che segnalino, quasi fossero un interruttore che può essere posizionato su on o off, le possibili inversioni prima ancora che si verifichino. E’ il caso, ad esempio, dell’R.S.I. che viene da molti utilizzato per individuare le aree di ipercomprato e ipervenduto come pure lo Stochastico o il parabolic SAR, tipici indicatori di leading. Quali indicatori preferire? E soprattutto i segnali sono concordi tra loro?
  
Eliminare lo slippage da qualsiasi strategia operativa è virtualmente impossibile, maggiori sono gli eseguiti, in particolare nel trading strettamente intraday, e maggiore sarà l'impatto dello slippage sul risultato finale.  
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Nel grafico che segue sono stati inseriti il Parabolic SAR, lo stocastico e l’RSI, osserviamo il comportamento dei tre oscillatori.<br>
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[[Image:Leading_lagging_3.jpg|center|800px]]
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<br>Il Parabolic SAR è molto reattivo, perlomeno con le frequenze standard, lo Stochastico è in perenne ipercomprato per tutto il trend rialzista e l’R.S.I. non è da meno.<br>Sono tutti strumenti da buttare? No, per ognuno di questi indicatori vi è un metodo di calcolo diverso e un impiego specifico, gli indicatori sono strumenti e come tali vanno trattati. Servono per permettere al trader di ipotizzare uno scenario operativo, non potranno mai dirvi cosa farà il mercato.  
  
Le cause di slippage sono molteplici, principalmente avviene per:
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E non bisogna mai&nbsp;chiederglielo.<br><br>
 
 
*''Latenza;''
 
*''Liquidità;''
 
*''Manipolazioni;''
 
*''Volatilità;''
 
 
 
Vediamo nel dettaglio ogni singola causa.
 
 
 
=== Latenza  ===
 
 
 
Il tempo di latenza è la differenza che intercorre tra quando arriva un input in un sistema e quando arriva l'output. In altri termini è la velocità di risposta di un sistema. Nel [[trading]] è un elemento di primaria importanza, un intermediario ci presenta i prezzi del mercato finanziario scelto e ci permette di "andare a mercato" inserendo un ordine che verrà trasmesso nel mercato scelto.
 
 
 
Se il tempo di latenza tra l'immissione dell'ordine e la sua disponibilità a mercato è elevato ci potrà essere un disallineamentro tra il prezzo inserito e quello effettivo a mercato. Non è quindi un caso che molti broker cerchino di ridurre al massimo il punto di latenza, al punto da posizionare i server quanto più vicino ai mercati di riferimento. Anche i millisecondi possono fare la differenza a volte.
 
 
 
La latenza può essere causata da diversi fattori, oltre all'inefficienza del broker potrebbe essere causato da una lenta connessione a internet.
 
 
 
=== Liquidità  ===
 
 
 
La mancanza di liquidità può impedire l'esecuzione di ordini nel mercato, in particolare se le quantità sono elevate e il sottostante non è molto trattato. Ma può presentarsi anche il caso di una "liquidità improvvisamente rarefatta", a causa dell'imminenza del rilascio di dati sensibili o di problemi tecnici.
 
 
 
=== Manipolazioni  ===
 
 
 
Un mercato OTC può prestare il fianco a manipolazioni più o meno legali da parte del broker o di traders. Ordini ritardati deliberatamente e book che si svuotano improvvisamente sono i casi più diffusi di manipolazione delle quotazioni. La scelta di un broker serio, e in regola con le autorizzazioni, elimina il problema delle manipolazioni ma non quello dello slippage.
 
 
 
=== Volatilità  ===
 
 
 
L'alta volatilità è la causa principale dello slippage. Quando i prezzi si muovono velocemente, anche una piccola frazione di secondo, può fare la differenza tra il prezzo inserito nella piattaforma e il prezzo che è a mercato nel momento di ricezione dell'ordine. Questo avviene, in particolare, quando ci sono news capaci di generare bruschi movimenti di prezzo.
 
 
 
== '''Ulteriori letture'''  ==
 
 
 
*Taleb, Nassim Nicolas (1997). ''Dynamic Hedging: Managing Vanilla and Exotic Options.'' New York: John Wiley &amp; Sons. ISBN 978-0-471-15280-4.
 
*John L. Knight, Stephen Satchell (2003). ''Forecasting Volatility in the Financial Markets.'' Butterworth-Heinemann. ISBN 978-0-7506-5515-6.
 
  
 
== Vedi anche:  ==
 
== Vedi anche:  ==
  
*[[Indice sequenziale Trading|Indice sequenziale Trading]]
+
*[[Indice sequenziale Analisi Algoritmica|Indice sequenziale Analisi Algoritmica]]  
*[[Forex]]
+
*[[Macd|M.A.C.D.]]  
*[[Stop loss]]
+
*[[Medie_mobili|Medie mobili]]
*[[Il cigno nero]]
+
*[[Rsi|R.S.I.]]
*[[La soglia di 1,20 è irrinunciabile]]
+
*[[Stocastico|Stocastico]]
  
[[Category:Trading]]
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[[Category:Oscillatori]]

Versione attuale delle 15:54, 14 feb 2012

Velocità del segnale o precisione. Sembra proprio che il trader alle prese con indicatori ed oscillatori non possa avere tutte e due le cose contemporaneamente poiché gli indicatori si dividono principalmente in due categorie:

1. Un indicatore leadingdà un segnale prima che l’inversione si verifichi. Appartengono a questa categoria gli oscillatori.
2. Un indicatore laggingdà un segnale dopo che il nuovo trend è iniziato. Appartengono a questa categoria i trend-following e gli indicatori di momentum.

Verrebbe spontaneo preferire gli indicatori “leading” ma purtroppo questa tipologia di indicatori dà un sacco di falsi segnali mentre i “lagging” non permettono di essere in posizione all’inizio del nuovo trend. Non si deve quindi preferire una tipologia di indicatori rispetto all’altra ma conoscerne bene le potenzialità e il funzionamento per poterli usare nel migliore dei modi anche in forma sinergica. D’altronde anche tra gli indicatori di “lagging”, e quindi capaci di individuare le tendenze in atto, i segnali non sono concordi. Le medie mobili e gli indicatori ad essi associati come, ad esempio, il M.A.C.D hanno l’indiscusso pregio di identificare le tendenze ma purtroppo il prezzo che si deve pagare è un ritardo nel segnale che dipende dall’ampiezza dei parametri di calcolo. A maggiore frequenza corrispondono minori falsi segnali ma anche ritardo nell’individuazione del trend.
Il funzionamento dell’incrocio di medie mobili è semplice, quando la media mobile veloce rompe al rialzo la media mobile lenta c’è un segnale di acquisto, quando rompe al ribasso c’è un segnale di vendita. Nell’immagine che segue è facile osservare sia i segnali delle medie mobili che quelli del M.A.C.D.

Leading lagging 1.jpg


Numerosi incroci del M.A.C.D. si sono verificati quando le due medie si sono ristrette, tuttavia l’incrocio è avvenuto sopra la linea dello 0. Il trend di riferimento era però crescente e senza troppe oscillazioni, quasi una situazione ideale per le medie mobili. Proviamo a vedere un’altra situazione tecnica nel grafico che segue. Questa volta il trend non è ben definito e ci sono molte oscillazioni.

Leading lagging 3.jpg


Come è facile osservare le medie mobili si sono incrociate diverse volte generando molti falsi segnali, il M.A.C.D. non sembra far meglio. Ma d’altronde sia il M.A.C.D. che le medie mobili con il loro comportamento non stanno facendo altro che indicare l’indecisione del mercato, la fase di non-trend. Nessuna delle due tecniche “sbaglia”, va identificato il tipo di mercato sul quale tradare e successivamente vanno individuati gli strumenti capaci di dare i segnali migliori. Ma non è tutto.
A volte il trader si trova a suo agio con indicatori più reattivi che segnalino, quasi fossero un interruttore che può essere posizionato su on o off, le possibili inversioni prima ancora che si verifichino. E’ il caso, ad esempio, dell’R.S.I. che viene da molti utilizzato per individuare le aree di ipercomprato e ipervenduto come pure lo Stochastico o il parabolic SAR, tipici indicatori di leading. Quali indicatori preferire? E soprattutto i segnali sono concordi tra loro?

Nel grafico che segue sono stati inseriti il Parabolic SAR, lo stocastico e l’RSI, osserviamo il comportamento dei tre oscillatori.

Leading lagging 3.jpg


Il Parabolic SAR è molto reattivo, perlomeno con le frequenze standard, lo Stochastico è in perenne ipercomprato per tutto il trend rialzista e l’R.S.I. non è da meno.
Sono tutti strumenti da buttare? No, per ognuno di questi indicatori vi è un metodo di calcolo diverso e un impiego specifico, gli indicatori sono strumenti e come tali vanno trattati. Servono per permettere al trader di ipotizzare uno scenario operativo, non potranno mai dirvi cosa farà il mercato.

E non bisogna mai chiederglielo.

Vedi anche: