Differenze tra le versioni di "Panic selling"

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(Nessuna differenza)

Versione attuale delle 21:58, 13 mar 2012

"La natura umana è sempre accompagnata da speranza e da paura. Nel trading, quando il mercato si muove contro di te speri che sarà l'ultimo giorno - e perdi di piú che non se non avessi creduto a questa speranza - a questo alleato che è lo stesso che ha portato al successo piccoli e grandi imprenditori. E quando il mercato si muove nella tua direzione, hai paura che domani si riprenderà i tuoi profitti, ed esci dalla tua posizione - troppo presto. La paura ti porta a guadagnare meno di quello che potresti. Lo speculatore deve combattere questi due istinti. Invece di sperare, deve temere; invece di temere deve sperare." (Jesse Livermore)


Il “panic selling” è una massiccia vendita, su larga scala, di strumenti finanziari che causa rapidi ed estesi crolli di valore. Nel panic selling gli investitori vogliono letteralmente disfarsi delle loro posizioni senza tenere in considerazione il prezzo, l'imperativo è uno solo: limitare i danni!

Il problema del panic selling è che spesso l’emozione e la paura giocano un ruolo primario nella scelta di uscire da una posizione e manca quindi ogni forma di razionalità, se il panic selling è inserito in un trend ribassista già in atto ed esteso solitamente è l’ultima fase ribassista prima di un’inversione del Trend al rialzo.

La vendita su larga scala e a qualsiasi prezzo porta a tracolli delle quotazioni con violente oscillazioni dei prezzi che i mercati finanziari cercano di limitare usando dei meccanismi di sicurezza come, per esempio, la sospensione delle contrattazioni per eccesso di ribasso.


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Wall Street nel panico la sera del 1 maggio 1884


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Wall Street nel panico la sera del 1 maggio 1884


A volte il panic selling dà origine a un'inversione rialzista altrettanto violenta, solitamente un v-reversal. Altre volte il panic selling è realmente l'inizio di un movimento ribassista di dimensioni ancora più ampie. E' il caso del grande crollo del 1929, in realtà solo l'inizio di un movimento ribassista destinato a durare ancora diversi anni.


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Scene di panico a Wall Street nel 1929


Il Panic Selling del New York Stock Exchange non comparve certamente per caso, durante il 1927 e il 1928 e per buona parte del 1929 i prezzi erano stati gonfiati dalla speculazione, il 24 ottobre 1929 passarono di mano ben 13 milioni di azioni ma il grosso dei movimenti avvenne il 28 ottobre e il 29 ottobre. Molti investitori furono finanziariamente rovinati per il massiccio uso della leva finanziaria così come molte banche fallirono aprendo la porta alla Grande Depressione.


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Scene di panico a Wall Street nel 1929


Il crollo del 1987 di Wall Street è invece un esempio perfetto di panic selling rientrato velocemente. In un solo giorno l’indice Dow Jones perse 508,32 punti pari al 22,6% della propria capitalizzazione trascinando tutte le borse mondiali in una spirale ribassista. Tuttavia il crollo del 1987 fu riassorbito in pochi mesi e ci vollero meno di due anni per toccare un nuovo record storico.

Citazioni:

  • "Non farti cogliere dal panico a causa delle fluttuazioni del mercato." (Warren Buffett)
  • "Bisogna avere paura quando gli altri sono avidi, ed essere avidi quando gli altri hanno paura." (Warren Buffett)

Vedi anche: