Differenze tra le versioni di "Strategie con opzioni per mercati in trading range"

Da traderpedia.
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Versione attuale delle 13:05, 26 apr 2012

Per il 67% del tempo il mercato si muove in laterale, oscillando tra due livelli di prezzo ben definiti, i supporti e le resistenze, e questa condizione può essere sfruttata attraverso strategie che puntano allo sfruttamento del decadimento temporale (effetto conosciuto anche come decadimento theta), il cosiddetto “premio temporale” o “time premium”.


  • LONG BUTTERFLY

Può essere costruita utilizzando call, put o una combinazione di call e put, ha un profilo di rischio e un potenziale di guadagno entrambi limitati e risulta particolarmente efficace se il sottostante compie movimenti limitati.

Si utilizzano opzioni con 3 strike diversi e, se costruita mediante call, il che comporta un debito iniziale leggermente più basso, può essere pensata come una combinazione di una bull call spread e di una bear call spread, nel senso che gli strike inferiori (itm) e medi (atm) vengono usati per costruire la bull call spread, mentre le call con prezzo intermedio (atm) e superiore (otm) vengono usate per costruire la bear call spread; le opzioni intermedie costituiscono il “corpo” della butterfly, mentre le altre due formano le “ali”.

Per sfruttare al massimo il time decay, va selezionata la prima scadenza disponibile, il front month e la scadenza deve essere la stessa per tutte le opzioni prescelte.
Considerazioni analoghe valgono se si usano put: si acquista una put otm (la prima ala), si vendono 2 put atm (il corpo) e si acquista una put itm (la seconda ala), unendo così una bull put spread e una bear put spread.
Il massimo guadagno possibile si concretizza solo se a scadenza il sottostante chiude sullo strike dell’opzione venduta, la centrale.
La posizione entra in sofferenza se il sottostante si muove velocemente e ampiamente verso l’alto o verso il basso, oltre i punti di pareggio e comunque la perdita massima è pari al debito netto pagato per l’apertura della posizione (esborso per gli acquisti meno incasso per le vendite).
Il punto di pareggio inferiore si ottiene sommando il debito netto allo strike inferiore, mentre quello superiore sottraendo il debito netto allo strike superiore.


  • LONG IRON BUTTERFLY

Si genera dalla combinazione di una bear call spread (vendita di una call atm e acquisto di una call otm) e di una bull put spread (acquisto di una put otm e vendita di una put atm o leggermente otm, che deve avere uno strike inferiore rispetto allo strike della call venduta).

Al contrario della butterfly, che prevede l’impiego esclusivo di put o call, la iron butterfly prevede l’utilizzo sia di put, sia di call; inoltre, mentre la butterfly viene aperta a debito, la iron butterfly viene aperta a credito, poiché vengono acquistate due opzioni otm e vengono vendute due opzioni atm.
L’obiettivo rimane sempre quello di vendere opzioni protette, nell’ipotesi di poter trattenere la componente del valore temporale del premio incassato all’apertura, entro la scadenza.
Il potenziale di guadagno e di perdita sono limitati: il massimo profitto è pari al credito netto incassato all’apertura e la perdita massima è uguale alla differenza tra i prezzi di esercizio meno il credito netto.
La posizione realizza profitto fino a quando il sottostante rimane confinato all’interno dei punti di pareggio. Il punto di pareggio superiore si calcola sommando allo strike della call venduta il credito netto incassato all’apertura e il punto di pareggio inferiore si ottiene sottraendo allo strike della put venduta il credito netto.
Ha le stesse caratteristiche della condor in termini di profilo rischio/rendimento, infatti è nota anche come “long iron condor”, però questa viene aperta a credito, anziché a debito.
I margini richiesti dai broker per attuare questa strategia possono essere anche molto consistenti, perché alcuni la considerano come la somma di uno short straddle e di un long strangle. E’ consigliabile cercare un broker che la tratti come un mix di una bull put spread e di una bear call spread.


  • LONG CONDOR

Come per la butterfly, anche il condor prevede la presenza di un corpo centrale e delle due ali laterali e prevede che il potenziale di rischio e di guadagno siano entrambi limitati.
La differenza è che il condor ha un range di profittabilità più ampio, perchè vengono utilizzati 4 strike e, se le due ali sono costituite da opzioni acquistate a copertura, una itm e una deep otm, il corpo è invece formato da 2 opzioni con strike intermedi uno atm e l’altro otm.
Anche in questo caso, l’ideale è che il sottostante rimanga confinato in un range di prezzo ben definito, così da vedere perdere completamente il valore delle vendute alla scadenza e mantenere parte del valore intrinseco delle comprate itm.
Ovviamente, bisogna considerare attentamente i costi di apertura per cercare di tenerli i più contenuti possibile, dal momento che rappresentano anche la perdita massima; il massimo potenziale di profitto si calcola sottraendo il debito netto versato per l’apertura della posizione alla differenza tra i prezzi di esercizio, mentre il punto di pareggio inferiore è la somma dello strike inferiore e debito iniziale e quello superiore è lo strike superiore meno il debito iniziale.
Nelle operazioni in cui sono presenti 4 contratti, bisogna tenere presente che i costi di commissione possono avere un’incidenza significativa.


  • CALENDAR SPREAD o SPREAD ORIZZONTALE

Questa strategia trova il suo miglior campo di applicazione in caso di aspettative di movimenti di mercato leggermente direzionali o laterali.

Si utilizzano due opzioni con lo stesso strike, ma su due scadenze diverse: si acquista l’opzione con vita residua più lunga (anche LEAPS, ma sono molto costose) e si vende quella con vita residua più breve.
Può essere costruito sia con call, sia con put per impostare strategie rialziste o ribassiste, a seconda della view di mercato.
Il massimo rischio a cui ci si espone è il debito netto necessario per aprire la posizione, mentre il potenziale guadagno è illimitato perché, una volta scaduta l’opzione di breve termine, rimane aperta solo quella che è stata acquistata, che dunque, ha un potenziale di gain illimitato.
La situazione ideale sarebbe se l’opzione di breve termine scade senza valore, mentre quella di lungo termine trattiene quasi tutto il suo valore temporale; a questo punto, può essere il caso di vendere un’altra call, altrimenti si può decidere di chiudere l’operazione in profitto o si può anche alzare lo strike. Se il titolo rimane stabile, è meglio vendere un’altra opzione di breve termine.
Se, invece, il mercato è salito troppo, non è il caso di vendere un’altra call, perché il profilo di rischio non è più interessante, perciò è meglio vendere l’opzione di lungo termine, liquidando l’intera posizione oppure, se si vuole tenere aperto il calendar, si chiude la call che è stata acquistata, si acquista un’altra call di lungo termine con uno strike più alto e contestualmente si vende una call avente lo stesso strike e con vita residua più breve.


  • SPREAD DIAGONALI

Prevedono l’acquisto e la vendita di due opzioni con strike diversi e scadenze diverse, per cui le possibili combinazioni possono essere numerosissime.
Per esempio, acquistare una call di lungo termine e vendere una call di breve termine con un prezzo di esercizio più alto può essere un’alternativa valida allo sfruttamento di un movimento rialzista del sottostante. Se il sottostante sale, il valore dell’opzione di lungo termine aumenta; anche la call che viene venduta per ridurre il costo di acquisto dell’opzione di lungo termine aumenta di valore, ma scade comunque senza valore finchè il sottostante rimane sotto il suo strike.
Specularmente, si possono costruire spread in maniera da sfruttare movimenti ribassisti con le put: si acquista una put con vita residua lunga e strike superiore e si vende una put di breve termine con strike inferiore.
Queste strategie sono molto adatte allo sfruttamento degli skew di volatilità, ma nel momento in cui lo skew di volatilità non esiste più, la strategia ha raggiunto il suo obiettivo ed è il caso di chiudere l’intera posizione, perché la finalità è quella di incassare un premio sopravvalutato (alta volatilità implicita) vendendo l’opzione di breve termine, nell’ipotesi di usufruire dei benefici del decadimento temporale.
Il rischio ammonta al debito netto pagato per l’apertura della posizione e il potenziale guadagno risulta illimitato, una volta scaduta l’opzione che è stata venduta, esattamente come per le calendar spread.
I punti di pareggio sono molto più complicati da calcolare, come per i calendar, anzi, è possibile calcolarli solo quando scadono le opzioni di breve termine, perché sapere in anticipo il valore che potrà avere l’opzione di lungo termine non è possibile, in quanto intervengono fattori come le variazioni di volatilità implicita e il decadimento temporale.

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