Differenze tra le versioni di "Strategie delta neutrali"

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(Nessuna differenza)

Versione attuale delle 12:05, 26 apr 2012

Queste strategie sono NON DIREZIONALI, in quanto non prevedono che si faccia alcuna previsione sulla possibile direzione del mercato, ma bensì cercano di massimizzare i profitti, riducendo al minimo il rischio, attraverso un bilanciamento del delta complessivo della posizione, indipendentemente dalla direzione generale del mercato.

Per definire una strategia delta neutrale bisogna stabilire un rapporto di equilibrio tra posizioni al rialzo ed al ribasso.
L’acquisto di n azioni o di un future comporta un delta complessivo di +100 e, allo stesso modo, la vendita di n azioni o di 1 future comporta una posizione con un delta pari a -100.

Il delta delle opzioni, invece, dipende da quali opzioni si stanno utilizzando, ossia se queste sono at the money, in the money o out of the money.
Un’opzione ATM ha un delta di +50 o -50 (circa) e questo significa che ha una probabilità del 50-50 di scadere ITM.
Acquistando 100 azioni si apre una posizione con un delta pari a +100 e per riportare il delta complessivo dell’operazione alla neutralità occorre trovare uno strumento che abbia un delta pari a -100, ad esempio tramite la vendita di 2 call atm o l’acquisto di 2 put atm.
L’acquisto di call e la vendita di put creano delta positivi (aspettative di mercato rialzista), mentre la vendita di call e l’acquisto di put creano delta negativi (aspettative di mercato ribassista).
Se il sottostante si muove verso l’alto o verso il basso di una certa entità, si può riportare alla neutralità il delta complessivo della posizione: tali aggiustamenti si possono apportare acquistando o vendendo altre opzioni (o azioni).


  • LONG STRADDLE

Consiste nell’acquisto CONTEMPORANEO di una call e di una put atm (stesso strike) con la stessa scadenza, che è bene che sia di almeno 30 giorni oltre la data in cui si pensa di chiudere la posizione, così da non vedere crollare il valore delle opzioni per via del time decay.

Trattandosi di due acquisti e di nessuna vendita che finanzia nulla, risulta essere una strategia molto costosa, ma, allo stesso tempo, non richiede margini e il massimo rischio è rappresentato dalla somma dei due premi pagati, mentre il profitto è teoricamente illimitato. Il problema principale è che l’acquisto delle opzioni atm, essendo le opzioni dei cosiddetti “beni deperibili”, sono soggette al decadimento temporale. Il punto di pareggio inferiore si ottiene sottraendo il debito complessivo allo strike (e questo è il punto dal quale si entra in guadagno se il mercato scende), mentre il punto di pareggio superiore si ottiene sommando il debito complessivo allo strike (da questo punto si entra in guadagno se il mercato sale).
Lo straddle genera profitto sia che il sottostante si muova verso l’alto, sia che si muova verso il basso, l’importante è che compia un movimento pronunciato oltre i breakeven point ENTRO la scadenza.
Ci sono due modi in cui la posizione genera guadagno:
1) se il sottostante compie un movimento significativo indipendentemente dalla direzione, il valore di una delle due opzioni aumenta e simultaneamente si riduce il valore dell’altra, anche se più lentamente. Il principio sottostante è che il delta dell’opzione che si muove itm aumenta in valore assoluto più di quanto aumenti, sempre in valore assoluto, il delta dell’opzione che si muove otm.
2) se entrambe le opzioni aumentano di valore contemporaneamente per effetto di un aumento della volatilità implicita di entrambe.

Per avere successo con gli straddle, bisogna identificare titoli che abbiano una volatilità implicita relativamente bassa (da confrontare con la volatilità storica. La volatilità, avendo un andamento sinusoidale, tenderà a riportarsi attorno al valore della sua media storica) che però stia cominciando ad aumentare.
Da tenere particolarmente in considerazione sono le notizie, che possono essere le più disparate: dalle decisioni di un Tribunale, alla scoperta di nuovi farmaci, all’avvio di nuovi cantieri, all’ammissione di irregolarità nella comunicazione degli utili… Sicuramente i dati relativi agli utili sono i più semplici da prevedere, dal momento che ogni trimestre si sa prima quando una società quotata fornirà queste comunicazioni al mercato, così come la pubblicazione di certi dati macroeconomici, che solitamente fungono da ottimi market mover (v. il primo venerdì del mese, ovvero il giorno in cui vengono pubblicati i dati sulla disoccupazione o il Consumer Price Index e il Producer Price Index, che non vengono pubblicati in una data fissa, ma solitamente rientrano nella seconda settimana del mese). Può essere utile segnarsi queste date sul calendario.


  • SHORT STRADDLE

Specularmente alla strategia precedente, la vendita di uno straddle prevede sia la vendita di una put, sia di una call con lo stesso strike e la stessa scadenza. Questa strategia è interessante per chi vuole cercare di sfruttare la componente del premio legata al tempo, nella speranza di poterla trattenere in toto o almeno in parte entro la scadenza.
Il potenziale profitto risulta essere limitato, ossia pari al credito complessivo incassato dalla vendita delle due tipologie di opzioni, ma il potenziale di rischio è illimitato verso l’alto e limitato verso il basso, poiché il sottostante non può scendere sotto lo zero.
Si applica uno short straddle basandosi sull’ipotesi che il sottostante rimanga abbastanza stabile all’interno di un certo intervallo di prezzi, il cosiddetto “intervallo di profittabilità”, con la volatilità in diminuzione (bisogna sempre vendere volatilità alta e comprare volatilità bassa).
Quando si vende uno straddle, bisogna subito calcolare il punto di pareggio superiore (prezzo di esercizio + premio netto incassato) e quello inferiore (prezzo di esercizio –premio netto); questi sono i punti superati i quali cominciano i guai. Tuttavia, esistono tecniche valide per ridurre drasticamente il rischio, come l’acquisto di uno straddle di protezione, andando così a costituire una butterfly.


  • LONG STRANGLE

L’acquisto di uno strangle è molto simile all’acquisto di uno straddle, con l’unica differenza che vengono utilizzate opzioni otm anziché atm, sempre con la stessa scadenza. L’orizzonte temporale più adeguato è di almeno 60 giorni, sempre per via del decadimento temporale, trattandosi di due simultanei acquisti. Lo svantaggio è che per ottenere un profitto, il sottostante deve compiere un movimento ancora più ampio che non in uno straddle, dunque occorre che la volatilità aumenti molto bruscamente, ma il vantaggio è che la perdita massima sarebbe più contenuta, dal momento che le otm sono meno costose.


  • SHORT STRANGLE

E’ la strategia opposta alla precedente: si vendono opzioni call e put otm con strike diversi e stesse scadenze.
Ha un potenziale di rischio illimitato e un profitto potenziale limitato all’incasso dei due premi.
Spesso nello strangle si vendono call e put non equidistanti dal mercato: se il mercato è tendenzialmente rialzista, si possono vendere call con base lontana dal mercato e put at the money o quasi; viceversa, in un mercato tendenzialmente ribassista, sarà più opportuno vendere put con strike lontani e call con strike più vicini.

Se il mercato va nella direzione auspicata, il deprezzamento dell'opzione atm è decisamente maggiore dell'apprezzamento di quella più otm. Se il mercato porta le due opzioni sullo stesso livello di delta e non è nel frattempo cambiata la visione su di esso, si dovrà chiudere la posizione o quanto meno spostare le basi per ritornare in una posizione equivalente a quella creata in partenza.

Lo scenario migliore di applicazione è in combinazione con altri spread o con le butterfly.

Vedi anche: