Differenze tra le pagine "Teoria del cammino casuale (random walk)" e "Teoria di dow"
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− | + | ''Charles Dow'', ideatore insieme a ''Edward Jones'' del ''Dow Jones Industrial Average Index'', sviluppò una teoria sul movimento degli indici di borsa che, fra le altre cose, argomentava come i prezzi si muovessero lungo sentieri riconoscibili (classificati nei tipi primario, secondario e minore) a cui faceva corrispondere idealmente le maree, le ondate e i flutti dell’oceano. Il prezzo si muove secondo delle tendenze che ''Dow'' ha ben formalizzato, il tempo impiegato da questi movimenti va da un anno a meno di tre settimane. | |
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− | + | I principi fondamentali della ''teoria di Dow'' sono:<br>''• Le medie scontano tutto.<br>• Il mercato ha tre trend: principale, secondario e minore. <br>• I trend principali hanno tre fasi.<br>• Le medie devono confermarsi tra loro.<br>• I volumi devono confermare il trend.<br>• Un trend è ritenuto in atto fino a quando non si ha prova del suo contrario.<br>''<br>Non senza una punta di sarcasmo, alcuni trader definiscono la ''teoria di Dow'' come un sistema infallibile per privare l’investitore del primo e dell’ultimo terzo dell’intero movimento di mercato. Tuttavia i contributi conferiti all’analisi tecnica da ''Charles Dow'' sono apprezzati al punto di essere paragonati a quelli che ''Freud'' ha dato alla psicanalisi. | |
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+ | * ''"Nessun altro fattore è maggiormente responsabile delle perdite in borsa quanto l'orgoglio di ammettere i propri errori".'' (Charles Dow) | ||
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Versione attuale delle 16:25, 7 gen 2015
(Theodor W. Adorno)
La teoria di Dow è considerata la scintilla iniziale dell'Analisi Tecnica incorporando concetti come il riconoscimento dei patterns e l’impiego del volume come strumento di conferma per configurare la forza di un trend. Vale la pena conoscerla almeno a grandi linee, da questi principi si sono sviluppate molte tecniche che ancora oggi si utilizzano con profitto.
Charles Dow, ideatore insieme a Edward Jones del Dow Jones Industrial Average Index, sviluppò una teoria sul movimento degli indici di borsa che, fra le altre cose, argomentava come i prezzi si muovessero lungo sentieri riconoscibili (classificati nei tipi primario, secondario e minore) a cui faceva corrispondere idealmente le maree, le ondate e i flutti dell’oceano. Il prezzo si muove secondo delle tendenze che Dow ha ben formalizzato, il tempo impiegato da questi movimenti va da un anno a meno di tre settimane.
Questo esempio evidenzia bene la differenza fra trend primario, secondario (o intermedio) e trend ribassista (in rosso). Le linee sono state ottenute con la tecnica della regressione statistica.
Dow è ricordato anche per aver definito la tecnica dei ritracciamenti, indicando i livelli di 1/3, 1/2, 2/3. Questi livelli di ritracciamento vengono, ancora oggi, comunemente impiegati nell’analisi tecnica.
I principi fondamentali
I principi fondamentali della teoria di Dow sono:
• Le medie scontano tutto.
• Il mercato ha tre trend: principale, secondario e minore.
• I trend principali hanno tre fasi.
• Le medie devono confermarsi tra loro.
• I volumi devono confermare il trend.
• Un trend è ritenuto in atto fino a quando non si ha prova del suo contrario.
Non senza una punta di sarcasmo, alcuni trader definiscono la teoria di Dow come un sistema infallibile per privare l’investitore del primo e dell’ultimo terzo dell’intero movimento di mercato. Tuttavia i contributi conferiti all’analisi tecnica da Charles Dow sono apprezzati al punto di essere paragonati a quelli che Freud ha dato alla psicanalisi.
Citazioni:
- "Nessun altro fattore è maggiormente responsabile delle perdite in borsa quanto l'orgoglio di ammettere i propri errori". (Charles Dow)