Sun Tzu - L'arte della guerra - SPOSTAMENTI

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SPOSTAMENTI

1.
Quando prendi posizione e studi il nemico, chiudi i passi fra le montagne e occupa le valli.
2.
Accampati in un terreno sopraelevato, sul versante del sole, dal lato dove più fitte nascono le piante.
3.
Impegna il combattimento in discesa; non attaccare mai in salita.
4.
Questo si deve fare nello scontro sulle montagne.
5.
Se fra te e il nemico c’è un fiume, non rimanergli vicino. Lo scontro non deve avvenire in acqua.
6.
Sarà più vantaggioso per te se lascerai attraversare metà delle sue forze e poi attaccherai.
7.
Non affrontare il nemico vicino al fiume. Prendi posizione su un terreno elevato, dalla parte del sole. Non prendere mai posizione a valle delle corrente.
8.
Questo si deve fare nello scontro su terreni presso un fiume.
9.
Attraversa rapidamente i terreni allagati. Non attardarti. Se incontri il nemico in mezzo a un terreno allagato, attestati su un suolo solido, con vegetazione. Abbi gli alberi sempre alle spalle.
10.
Questo si deve fare nello scontro su terreni allagati.
11.
Sull’altopiano, occupa una posizione in cui tu possa manovrare facilmente. Abbi le alture alla tua destra e il campo di battaglia di fronte: davanti a te c’è la morte, dietro la vita .
12.
Questo si deve fare nello scontro sull’altopiano.
13.
In genere, tali regole portano vantaggio se seguite nelle quattro situazioni citate. Utilizzandole, l’imperatore Giallo vinse quattro sovrani.
Commento di Ciang Yu (960 – 1079 (???) d.C. Letterato): “L’imperatore Giallo fu il primo a scrivere di arte militare: per questo Sun Zu lo ricorda”.
14.
Gli eserciti preferiscono i terreni sopraelevati a quelli in basso; amano la luce del sole, e non apprezzano l’ombra. Tale regola è sempre valida.
15.
Nell’Occupare una posizione salda, il generale esperto ha cura della salute delle sue truppe. Un esercito senza malattie è invincibile. Così si dice.
16.
Nelle vicinanze di terrapieni o colline o dighe o argini, devi sempre attestarti sul lato soleggiato, avendoli a destra e un po’ indietro.
17.
Queste regole per sfruttare la natura del terreno pongono il tuo esercito in vantaggio.
18.
Quando la pioggia cade a monte del fiume, e le acque scendono spumeggiando, chi desidera passare a guado deve aspettare che le acque si abbassino.
19.
Dove ci sono ostacoli naturali come torrenti impetuosi, avvallamenti, trappole, strapiombi, strettoie e gole, escine subito. Non attardarti.
20.
Tieniti lontano da tutti questi luoghi, ma attiraci il nemico. Abbili di fronte, e il nemico li abbia alle spalle.
21.
Quando ai fianchi dell’esercito vi sono strettoie pericolose, o stagni coperti di erbe acquatiche dai quali spuntano canne e giunchi, o foreste dal sottobosco spesso e intricato, devi esplorare il terreno con precauzione, perché è in luoghi del genere che si tendono imboscate e si annidano spie.
22.
Se il nemico è vicino e non muove, e tu sei in posizione sottostante, significa che dispone di una posizione favorevole. Se è lontano e ti incita al combattimento, vuole attirarti in una trappola. Se si trova su un terreno più facile e si fa vedere, significa che occupa una posizione che offre un palese vantaggio.
23.
I rami degli alberi si muovono: significa che il nemico sta avanzando.
24.
Se nel sottobosco trovi numerose postazioni, ricorda che sono lì per ingannarti.
25.
Uccelli che volano via in fretta segnalano che il nemico ti sta tendendo un’imboscata. Animali selvatici che fuggono spaventati segnalano che il nemico sta cercando di assalirti di sorpresa.
26.
Colone di polvere, che si alzano verso il cielo, indicano l’avvicinarsi dei carri nemico. Quando invece la polvere si allarga in una nube orizzontale, indica che il nemico sta cercando di assalirti di sorpresa.
27.
Polvere che si alza in punti diversi: vuol dire che il nemico sta raccogliendo legna per fare fuoco. Tante piccole nuvole di polvere sparse: vuol dire che il nemico si sta accampando.
28.
Il nemico che invia ambasciatori a trattare con umiltà, mentre continua i preparativi di guerra, sta per attaccare.
29.
Se gli ambasciatori sono falsi e arroganti, e il nemico fa le mostre di avanzare, vuol dire che prepara la ritirata.
30.
Se gli ambasciatori vengono a fare discorsi concilianti, il nemico desidera una tregua.
31.
Se gli ambasciatori, senza accordo preventivo, offrono la pace, il nemico sta tramando un complotto.
32.
I carri leggeri escono per primi e prendono posizione sui fianchi: vuol dire che il nemico si sta preparando ad attaccare.
33.
Le truppe del nemico marciano schierate e i carri avanzano come in parata: sta aspettando rinforzi.
34.
Metà delle forze del nemico avanza e metà indietreggia: sta cercando di attirarti in un tranello.
35.
I suoi uomini, in piedi, si appoggiano alle armi: è segno che sono affamati.
36.
I portatori d’acqua devono per primi: è segno che le sue truppe soffrono la sete.
37.
Quando il nemico vede una posizione vantaggiosa, ma non avanza per farla sua, vuol dire che è stremato.
38.
Quando si vedono uccelli raggrupparsi sul luogo dove è accampato il nemico, vuol dire che l’accampamento è vuoto.
39.
Quando il nemico è rumoroso anche di notte, vuol dire che il nemico è spaventato.
40.
Quando le sue truppe non sono schierate in ordine, vuol dire che il generale non ha autorevolezza.
41.
Quando le sue bandiere e i suoi stendardi si agitano di continuo, vuol dire che il nemico è in scompiglio.
42.
Se gli ufficiali sono irritabili, significa che sono sfiniti.
43.
Il nemico abbatte i cavalli e ne dà la carne ai soldati come rancio: ha esaurito i vettovagliamenti. Le sue truppe non appendono più le pentole sul fuoco né ritornano agli acquartieramenti: si prepara un’azione disperata.
44.
I soldati mormorano, trascurano le consegne, parlottano fra loro: la fiducia nel generale è venuta a mancare.
45.
Ricompense troppo frequenti: il generale ha esaurito tutte le sue risorse.
Punizioni troppo frequenti: il generale è in estreme difficoltà.
Per quello che riguarda le punizioni corporali, all’epoca, si ricorreva, a seconda dell’entità dell’infrazione, a quelle che erano definite le “cinque mutilazioni punitive”. Cinque diversi gradi di punizione :
1) Sfregiatura del viso mediante marchi infuocato che identificava la colpa commessa;
2) Taglio del naso;
3) Taglio dei piedi (o solo delle dita);
4) Castrazione per gli uomini, e reclusione a vita per le donne;
5) MORTE. Questa pena poteva essere eseguita tramite ::
a) Decapitazione;
b) Squartamento con i carri;
c) Bollitura;
46.
Gli ufficiali che maltrattano gli uomini, ma poi ne hanno paura, sono incapaci di mantenere la disciplina.
47.
Se l’esercito nemico ti fronteggia bellicoso, ma non ingaggia battaglia, né se ne va, sarà bene che tu stia in guardia e analizzi a fondo la situazione.
48.
In guerra, disporre unicamente di un esercito numeroso non rappresenta di per sé un vantaggio. Ricordati di non agire mai facendo affidamento soltanto sulla semplice forza del numero.
49.
Per sottomettere un nemico, devi valutare te stesso, valutare lui, e ottenere il sostegno del popolo. Questo è tutto.
50.
Chi, senza sostegno e senza strategia, attacca un nemico sottovalutandone la forza, sarà sicuramente fatto prigioniero.
51.
Non devi punire le truppe prima di averne conquistato la lealtà: non ti ubbidiranno più. E le truppe indisciplinate sono difficili da utilizzare.
52.
Se le truppe sono leali, ma non vengono punite quando è giusto, ugualmente non potrai utilizzarle.
53.
Ammaestra le truppe con competenza e giustizia, e compattale con le virtù marziali: ti avvicinerai alla vittoria.

54.
La disciplina si ottiene con l’addestramento. Truppe bene addestrate ti saranno obbedienti; in caso contrario, non eseguiranno i tuoi ordini.
55.
Quando i comandanti ispirano fiducia e vengono osservati, i rapporti tra generale ed esercito possono dirsi soddisfacenti.
56.
I comandanti che rispondono al bene del popolo sono eseguiti; quelli che non rispondono al bene del popolo sono ignorati. Quando c’è armonia fra governanti e sudditi i comandi sono accolti con soddisfazione.

 

Vedi anche: