Differenze tra le versioni di "Lo speculatore"

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(Nessuna differenza)

Versione attuale delle 09:52, 28 mag 2014

«Il gioco d’azzardo consiste nel correre rischi quando le probabilità sono a sfavore,
come quando si gioca alla lotteria o si infila una monetina nella slot machine.
La speculazione consiste nel correre rischi quando le probabilità sono favorevoli.»

(Victor Sperandeo)


Il termine speculatore deriva dal latino speculator ed è riferito a colui che ha una mente meditativa e indagatrice. Nell’antichità chi compiva una speculazione era colui che veniva mandato in avanscoperta, un soldato con compiti di esplorazione:«Un esercito romano per l’ordinario sempre mandava innanzi alcune torme di cavalli, come speculatori del cammino». (Machiavelli)

Lo speculatore oggi

Oggi lo speculatore, riferito a chi opera in borsa, è chi effettua contrattazioni di titoli o merci con lo scopo di massimizzare il guadagno, a breve termine, della differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita. Se specula al rialzo è detto rialzista; se specula al ribasso, è detto ribassista.

Lo speculatore, per sua natura uomo d’avanscoperta, ama il rischio e conta sulle sue intuizioni, esplora continuamente svariati percorsi per arricchirsi, si può anche definire un investitore “evoluto” quando si basa sul sentimento personale, sulla lettura dei quotidiani specializzati oppure, su costose newsletter di consulenza che generalmente sono fornite dai cosiddetti esperti o tecnici teorici del mercato.

Alcuni degli appartenenti a questo gruppo conoscono l’analisi tecnica, ma generalmente non la prendono in seria considerazione. Normalmente lo speculatore dispone di una consistente quantità sia di denaro sia di tempo libero e così quando perde lascia al mercato cifre nettamente maggiori dell’investitore comune.
La differenza tra uno speculatore e un investitore non è percepita dalle persone che non appartengono al settore, al punto che se si chiede se sia più speculatore Soros che faceva un trade da 1 miliardo di dollari tenendolo 6 mesi o un piccolo trader che a leva 1 gestisce il suo patrimonio la risposta sarà quasi sempre la stessa: è speculatore chi tiene poco un trade mentre chi lo tiene a lungo è un investitore.

Per molte persone la speculazione possiede un’accezione negativa, al punto da far diventare un insulto essere definiti speculatori. Lo speculatore, nel comune sentire, non possiede etica e morale ed è visto come la causa delle varie crisi finanziarie internazionali.

Effetti positivi della speculazione

Quale è l’effetto positivo sui mercati finanziari della speculazione? La risposta è immediata: la speculazione è l’essenza medesima dei mercati stessi, senza la quale i mercati non potrebbero esistere o almeno funzionare in maniera efficiente. Se si crede nel capitalismo e quindi nei valori di un economia organizzata che trova (almeno in teoria) i capitali di finanziamento attraverso il sistema della borsa valori, come si fa ad escludere dal sistema la speculazione professionale che è linfa vitale del sistema stesso?

Un mercato per considerarsi efficiente deve essere “attraente” e quindi liquido, ove chiunque possa comprare o vendere titoli immediatamente con una differenza tra la domanda e l’offerta (spread) minima possibile. Come potrebbe sussistere questo senza i traders, speculatori per definizione? Senza la speculazione professionale esisterebbe un mercato assolutamente privo di attrattiva, illiquido e deludente.

La realtà è che la cattiva speculazione non esiste. La speculazione non è né buona né cattiva, semplicemente fa il proprio mestiere lucrando sulla differenza di prezzo che deriva dall’acquisizione e dalla vendita di un qualsiasi bene, oggetto o valore mobile.

La speculazione di borsa si fonda sul presupposto che sia praticata in maniera onesta e responsabile. Per questa ragione il Codice penale punisce come reato l’aggiotaggio che consiste in tutti quei comportamenti fraudolenti che tendono alla diffusione di notizie tendenziose allo scopo di alterare in maniera artificiosa il corso dei titoli.

Breve termine o lungo termine, un minuto od un anno sono cattivi discriminanti per definire uno speculatore o un investitore, erroneamente la gente crede che la speculazione di borsa sia un qualcosa di negativo e identifica spesso uno speculatore di borsa con una brutta persona senza scrupoli. Non è ovviamente così. Grazie agli speculatori si garantisce la liquidità di un mercato, condizione stringente per evitare che i mercati inaridiscano finendo per rendere la volatilità incontrollata.

I segni distintivi di uno speculatore (modalità ironica ON)

I suoi segni distintivi, sono un Rolex, la carta American Express serie oro ed una copia del “Financial Times” sotto braccio, anche se non conosce la lingua inglese: sono tratti che “fanno immagine”. Lo speculatore non ascolta mai quello che dice l’analista tecnico, passa gran parte del suo tempo a promuovere consensi intorno ai suoi investimenti, alla sua abilità e alla sua immagine.

Lo speculatore nell'immaginario collettivo...

È generalmente convinto che si debba operare duecentosessanta giorni l’anno, scambia la ritrosia dell’analista tecnico ad operare nelle fasi di mercato incerto con incapacità, perché non ha ancora capito che l’80% dei movimenti si fa nel 20% del tempo. Imitare la tecnica dello speculatore potrebbe essere ingannevole.

Infatti, chi ricalca le sue orme è stimolato a credere che da qualsiasi titolo, acquistabile o cedibile, possano derivare illimitati e copiosi guadagni sotto forma di denaro sonante.

Lo speculatore non ama parlare delle perdite, lui non perde mai.

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