Differenze tra le pagine "L'analisi ciclica" e "L'analista fondamentale"

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Al pari di altre teorie, l’analisi ciclica deriva gran parte della sua filosofia di base dalle relazioni con il mondo naturale, in questo caso i cicli ricorrenti delle stagioni, dei pianeti, e di altri eventi ripetitivi quali, i movimenti migratori, i cicli economici e sociali. Con l'occasione va ricordato che anche Gann fu sensibilmente influenzato dai cicli economici.  
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<center>''«Compra basso, vendi alto…»&nbsp;''</center>
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<br>L’analista fondamentale, dopo aver definito le potenzialità di un’azienda, focalizza le proprie considerazioni sul valore futuro delle azioni delle società analizzate a confronto con il valore di mercato.  
  
Non c’è grande accordo fra traders e analisti sull’esistenza di differenti cicli e soprattutto sulla loro utilità nel compiere analisi previsionali di mercato. I cicli possono essere di tale ampiezza temporale da risultare poco interessanti da applicare pragmaticamente in una strategia di trading, a meno che si voglia pianificare un’operatività dall’ampiezza di qualche anno.  
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La valutazione di bilancio che gli analisti fondamentali hanno sviluppato, nel momento in cui viene resa nota stimola il movimento al rialzo o al ribasso delle quotazioni della società analizzata, condizionando la formazione delle opinioni degli investitori. Un ruolo così importante mal si concilia con il diffuso ottimismo dei report, tanto più che negli studi prodotti da intermediari coinvolti professionalmente in un’operazione societaria manca solitamente una qualsivoglia segnalazione di criticità sul titolo.  
  
Alcuni cicli sono peraltro molto noti, sul mercato americano, esistono società specializzate nel diffondere la durata dei cicli correlati ai cambiamenti stagionali che riguardano alcune commodities. Altri cicli comunemente impiegati sono quelli che corrispondono alle cifre simpatiche, (per esempio, 5, 10, 20, 50, ecc.), cifre che vengono poi impiegate per l’ampiezza temporale di talune medie, o impiegati negli indicatori e oscillatori. Un ciclo molto diffuso è quello popolare che si sviluppa in 28 giorni, corrispondenti, all’incirca, al ciclo lunare. Il valore dei cicli, nel momento in cui sono chiaramente definiti, è comprovato dal tempo. <br><br>La lunghezza del ciclo, misurato da minimo a minimo, è chiamata periodo. Una volta che il periodo è stabilito, sia esso 20 giorni o 20 mesi, può essere impiegato per determinare future configurazioni di prezzo: un principio fondamentale dell’analisi ciclica è che due o più cicli possono essere sommati tra di loro per formare un unico e più ampio ciclo, noto come principio della sommatoria.  
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Per anni l’analisi fondamentale è stata la naturale contrapposizione all’[[analisi tecnica]] e solo recentemente si sono superate queste divisioni prendendo il buono da entrambe le tecniche. Gli analisti fondamentali sono classificabili in due grandi categorie: quelli che comprano sulla base di strategie bottom up, ovvero partendo dall’analisi del bilancio della società che intendono acquistare, e quelli che partono con una strategia top down che per dare un buy su un titolo devono prima di tutto analizzare la situazione economica generale, le interconnessioni fra le economie mondiali, le politiche monetarie dei singoli Stati, i cicli economici e così via.  
  
I massimi e minimi di vari cicli possono coincidere tra loro, dando una spinta fondamentale al prezzo. In altre circostanze, i cicli possono lavorare uno contro l’altro, (vi può essere coincidenza fra un ciclo rialzista e uno ribassista), indebolendo così l’azione sul prezzo sottostante.  
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Gli analisti fondamentali comprano esclusivamente sulla base dei bilanci societari e, diretta conseguenza, in funzione di quanto la società dovrebbe valere. Per farla breve e semplificando al massimo, la formula è la seguente: somma di tutto l’attivo e successiva sottrazione di tutto il passivo della società. Si divide il risultato per il numero delle azioni in circolazione e, se il risultato è parecchio più alto della quotazione del titolo, si compra, se è pressappoco uguale non si fa nulla, se è parecchio più basso si vende.  
  
In sostanza, i mercati sono mossi dall’azione di più cicli di varia ampiezza, e le configurazioni di prezzo sono il risultato di questa forza, ora convergenti, ora contrastanti. Il problema è tutto nel definire le componenti cicliche del mercato che si considera e nel capire da cosa esse siano mosse.  
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Svolgono sicuramente un lavoro che è molto più difficile di quello dell’analista tecnico, godono di ampia stima nei settori finanziari, la maggior parte di loro possiede una straordinaria professionalità. Gli analisti fondamentali che operano attivamente sono in numero nettamente inferiore rispetto agli analisti tecnici, proprio a causa dell’elevato livello di specializzazione che è loro richiesto.  
  
Il vantaggio dell’analisi ciclica è nella possibilità di identificare le tendenze di lungo periodo: se si ha un’idea chiara di dove ci si trovi, si potrà avere una più adeguata idea di dove si sta andando, in questo modo si riduce il rischio di sbagliare operando contro il ciclo. Un’altra utilissima applicazione deriva dall'usare le medie mobili e gli oscillatori corrispondenti all’ampiezza del ciclo dominante.  
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Gli analisti fondamentali sono coloro che hanno scelto di arrivare, per la via più lunga e più difficile, alla formulazione delle previsioni sull’andamento delle quotazioni, sono spesso preceduti dagli analisti tecnici che il titolo lo hanno visto partire al rialzo sul grafico alcuni mesi prima. In compenso, quando entrano su un titolo sbagliato, impiegano regolarmente dei mesi per accorgersi che gli analisti tecnici quel titolo lo avevano venduto tanti punti percentuali più in alto.  
  
Un ciclo che ha attirato su di sé parecchia attenzione è quello dei 54 anni, sviluppato dall’economista sovietico Nikolai Kondratieff con lo studio di una vastità di serie storiche di commodities e variabili economiche e sociali.  
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Un buon analista fondamentale incontra svariate difficoltà nel suo lavoro e deve necessariamente specializzarsi in settori economici o determinate società. Per esaminare un titolo impiega molto più tempo e risorse di quante necessitino ad un analista tecnico, per il quale un grafico è un grafico e i segnali di acquisto o vendita che ne derivano sono unicamente riconducibili alla dinamica dei prezzi. In Italia, per gli analisti fondamentali, le cose si complicano a causa del complesso meccanismo delle relazioni aziendali sviluppato tra scatole cinesi, partecipazioni incrociate, bilanci ufficiali ed ufficiosi, contabilità parallele ed uffici off-shore, in cui trovano un ambiente concretamente ostile alla loro sopravvivenza.  
  
[[Image:Nikolai_Kondratieff.jpg|center|200px]]
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Data la loro particolare natura, i più bravi valgono tanto oro quanto pesano e lavorano per grosse società di gestione fondi, e con le loro scelte riescono a muovere patrimoni di rilevante entità. L’analista fondamentale quando arriva a gestire somme particolarmente ingenti, assume di diritto il titolo di “guru della finanza” e inizia a scrivere e divulgare report sui titoli.  
<center>''Nikolai Kondratieff''</center>
 
  
Egli giunse alla conclusione che i prezzi si muovono in cicli lunghi 54 anni, per l'appunto. Le importanti deduzioni di quest'economista non furono però considerate dalle autorità statali del suo paese che, dopo molte insistenze decisero di ricompensarono con un biglietto di sola andata per i campi di lavoro forzato.  
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L’analisi fondamentale fornisce quindi alcuni indicatori per valutare, tramite il confronto con altre azioni, se un titolo è sottovalutato o sopravalutato.  
  
Brutta vita quella degli analisti di mercato!<br>
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Alcuni di questi indicatori sono:
  
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'''• Book value:''' patrimonio netto diviso per il numero di azioni in circolazione <br>'''• Earnings per share (Eps):''' utili netti divisi per il numero di azioni in circolazione <br>'''• Price to book value:''' prezzo del titolo diviso per il book value <br>'''• Price earnings:''' prezzo del titolo diviso per l’Eps
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In ogni caso, va ricordato che anche il migliore analista al mondo non sarà mai in grado di analizzare un titolo correttamente se i dati di bilancio sono alterati.
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<center>[[Image:Enron particolare.jpg|center|Enron particolare.jpg]]<br>''Un bel giorno, un uomo incontrò per la sua strada un pastore con un enorme gregge. <br>Disse l’uomo al pastore: «Scommette cento dollari contro una delle tue pecore, che riesco ad indovinare l’esatto numero delle pecore del tuo gregge». <br>Il pastore ci pensò un po’ su, poi, pensando che il gregge era davvero numeroso, accettò la scommessa. <br>«983!», disse l’uomo. <br>Il pastore trasalì! Il numero era esatto! «Ok, sono un uomo di parola. Prenditi pure la bestia».'' ''L’uomo ne prese una e iniziò ad allontanarsi.''<br>«''Un momento! - esclamò il pastore - Dai a me una possibilità. <br>Scommetto un’altra pecora contro la tua che indovino la tua occupazione». <br>L’uomo sembrava sicuro di sé. «Tu sei un economista di un istituto di ricerche pubblico».<br>«Sconvolgente! - rispose l’uomo - hai indovinato! Ma come hai fatto?».<br>«Beh - rispose il pastore - metti giù il mio cane e te lo dico...».''<br>''&nbsp;'' <br></center>
 
== Vedi anche:  ==
 
== Vedi anche:  ==
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*[[Indice sequenziale Varie|Indice sequenziale Varie]]
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*[[I differenti modelli di investitore|I differenti modelli di investitore]]
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*[[L'investitore ingenuo|L'investitore ingenuo]]
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*[[L'investitore comune|L'investitore comune]]
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*[[Lo speculatore|Lo speculatore]]
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*[[L'analista tecnico|L'analista tecnico]]
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*[[L'analista_fondamentale|L'analista fondamentale]]
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*[[Il Trader intraday|Il Trader intraday]]
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*[[Lo scalper|Lo scalper]]
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*[[Il teorico|Il teorico]]
  
*[[Indice sequenziale William D. Gann|Indice sequenziale William D. Gann]]
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[[Category:Varie]]
 
 
[[Category:William_D._Gann]]
 

Versione attuale delle 23:14, 23 feb 2012

«Compra basso, vendi alto…» 


L’analista fondamentale, dopo aver definito le potenzialità di un’azienda, focalizza le proprie considerazioni sul valore futuro delle azioni delle società analizzate a confronto con il valore di mercato.

La valutazione di bilancio che gli analisti fondamentali hanno sviluppato, nel momento in cui viene resa nota stimola il movimento al rialzo o al ribasso delle quotazioni della società analizzata, condizionando la formazione delle opinioni degli investitori. Un ruolo così importante mal si concilia con il diffuso ottimismo dei report, tanto più che negli studi prodotti da intermediari coinvolti professionalmente in un’operazione societaria manca solitamente una qualsivoglia segnalazione di criticità sul titolo.

Per anni l’analisi fondamentale è stata la naturale contrapposizione all’analisi tecnica e solo recentemente si sono superate queste divisioni prendendo il buono da entrambe le tecniche. Gli analisti fondamentali sono classificabili in due grandi categorie: quelli che comprano sulla base di strategie bottom up, ovvero partendo dall’analisi del bilancio della società che intendono acquistare, e quelli che partono con una strategia top down che per dare un buy su un titolo devono prima di tutto analizzare la situazione economica generale, le interconnessioni fra le economie mondiali, le politiche monetarie dei singoli Stati, i cicli economici e così via.

Gli analisti fondamentali comprano esclusivamente sulla base dei bilanci societari e, diretta conseguenza, in funzione di quanto la società dovrebbe valere. Per farla breve e semplificando al massimo, la formula è la seguente: somma di tutto l’attivo e successiva sottrazione di tutto il passivo della società. Si divide il risultato per il numero delle azioni in circolazione e, se il risultato è parecchio più alto della quotazione del titolo, si compra, se è pressappoco uguale non si fa nulla, se è parecchio più basso si vende.

Svolgono sicuramente un lavoro che è molto più difficile di quello dell’analista tecnico, godono di ampia stima nei settori finanziari, la maggior parte di loro possiede una straordinaria professionalità. Gli analisti fondamentali che operano attivamente sono in numero nettamente inferiore rispetto agli analisti tecnici, proprio a causa dell’elevato livello di specializzazione che è loro richiesto.

Gli analisti fondamentali sono coloro che hanno scelto di arrivare, per la via più lunga e più difficile, alla formulazione delle previsioni sull’andamento delle quotazioni, sono spesso preceduti dagli analisti tecnici che il titolo lo hanno visto partire al rialzo sul grafico alcuni mesi prima. In compenso, quando entrano su un titolo sbagliato, impiegano regolarmente dei mesi per accorgersi che gli analisti tecnici quel titolo lo avevano venduto tanti punti percentuali più in alto.

Un buon analista fondamentale incontra svariate difficoltà nel suo lavoro e deve necessariamente specializzarsi in settori economici o determinate società. Per esaminare un titolo impiega molto più tempo e risorse di quante necessitino ad un analista tecnico, per il quale un grafico è un grafico e i segnali di acquisto o vendita che ne derivano sono unicamente riconducibili alla dinamica dei prezzi. In Italia, per gli analisti fondamentali, le cose si complicano a causa del complesso meccanismo delle relazioni aziendali sviluppato tra scatole cinesi, partecipazioni incrociate, bilanci ufficiali ed ufficiosi, contabilità parallele ed uffici off-shore, in cui trovano un ambiente concretamente ostile alla loro sopravvivenza.

Data la loro particolare natura, i più bravi valgono tanto oro quanto pesano e lavorano per grosse società di gestione fondi, e con le loro scelte riescono a muovere patrimoni di rilevante entità. L’analista fondamentale quando arriva a gestire somme particolarmente ingenti, assume di diritto il titolo di “guru della finanza” e inizia a scrivere e divulgare report sui titoli.

L’analisi fondamentale fornisce quindi alcuni indicatori per valutare, tramite il confronto con altre azioni, se un titolo è sottovalutato o sopravalutato.

Alcuni di questi indicatori sono:

• Book value: patrimonio netto diviso per il numero di azioni in circolazione
• Earnings per share (Eps): utili netti divisi per il numero di azioni in circolazione
• Price to book value: prezzo del titolo diviso per il book value
• Price earnings: prezzo del titolo diviso per l’Eps

In ogni caso, va ricordato che anche il migliore analista al mondo non sarà mai in grado di analizzare un titolo correttamente se i dati di bilancio sono alterati.

Enron particolare.jpg

Un bel giorno, un uomo incontrò per la sua strada un pastore con un enorme gregge.
Disse l’uomo al pastore: «Scommette cento dollari contro una delle tue pecore, che riesco ad indovinare l’esatto numero delle pecore del tuo gregge».
Il pastore ci pensò un po’ su, poi, pensando che il gregge era davvero numeroso, accettò la scommessa.
«983!», disse l’uomo.
Il pastore trasalì! Il numero era esatto! «Ok, sono un uomo di parola. Prenditi pure la bestia».
L’uomo ne prese una e iniziò ad allontanarsi.
«Un momento! - esclamò il pastore - Dai a me una possibilità.
Scommetto un’altra pecora contro la tua che indovino la tua occupazione».
L’uomo sembrava sicuro di sé. «Tu sei un economista di un istituto di ricerche pubblico».
«Sconvolgente! - rispose l’uomo - hai indovinato! Ma come hai fatto?».
«Beh - rispose il pastore - metti giù il mio cane e te lo dico...».

 

Vedi anche: