Differenze tra le versioni di "I dieci comandamenti dello scalper"

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Versione attuale delle 21:33, 12 apr 2012

«Una briciola d’oro non può comperare una briciola di tempo.»
(Proverbio cinese)


Ogni stile di trading ha i propri principi guida, dei veri e propri “comandamenti” che non è consigliato ignorare. Lo scalper, pur possedendo un arsenale di tecniche operative indiscutibilmente più modesto rispetto ad altre figure di speculatori, non fa eccezione. La sua operatività deve sottostare ai 10 comandamenti che seguono.


1) Uccidi l’Orso. Uccidi il Toro.
Anche per Scalper Professionista occorre saper sviluppare una “visione neutra” capace di uccidere la previsione. Non ci si deve scontrare ne tantomeno confrontare con nessuna previsione, lo scalper si muove sul filo di una lama molto affilata e deve necessariamente essere sempre pronto a chiudere un trade. Con la massima velocità!

2) Non permettere che una piccola perdita diventi una grande perdita.
Una grande insidia che attanaglia la vita operativa degli Scalper è la paralisi operativa che blocca la mano proprio nel momento decisivo, quello nel quale si chiude un trade in perdita. Per uno Scalper la perdita deve essere necessariamente molto contenuta, quando si trasforma la scalpata in una posizione intraday o peggio multiday, si commette una grande imprudenza che può facilmente trasformare una piccola perdita in una grande perdita.

3) Stabilisci l’ammontare massimo della tua perdita giornaliera.
Lo scalping consente di limitare considerevolmente la singola perdita a pochi euro per operazione. Una piccola perdita che non spaventa nessuno nella sua singolarità ma che, se si somma ad altre operazioni chiuse in loss, può dar luogo a una grossa perdita. La protezione dalle perdite va quindi costruita stabilendo la perdita massima per singolo trade e per singola giornata.

4) Stabilisci l’ammontare massimo del numero di operazioni in perdita consecutive.
La gestione della perdita deve considerare la quantità, intesa come massimo ammontare di perdita accettabile, e la qualità intesa come numero di operazioni in perdita consecutive. Può accadere che le singole perdite, anche se sommate, siano inferiori alla soglia di perdita massima giornaliera, tuttavia una sequenza di perdite consecutive va limitata poiché mina la necessaria neutralità esponendo a rischi incontrollabili.

5) Proteggi sempre una parte dei profitti.
La regola è semplice: impedire che un profitto si trasformi in una perdita. Dal punto di vista emotivo il danno è grande quando da un profitto si passa a una perdita e quindi si dovrebbe chiudere l’operatività quando si è perso il 50% del profitto ottenuto. L’attivazione di questa protezione è discrezionale e potrebbe, a titolo di esempio, attivarsi appena si sono guadagnati 500€.

6) Non tentare di individuare la tendenza di fondo, non ti serve!
Cercare di individuar la tendenza di fondo, nello scalping, serve spesso come anestetico per sopportare il dolore emotivo di un trade in perdita. Quando uno scalper mantiene una posizione in loss, beandosi che tanto la tendenza di fondo aggiusterà l’ingresso errato, snatura la sua stessa figura professionale. Il bello dello scalping è che non serve individuare nessuna tendenza, si ragiona esclusivamente sui micromovimenti del book.

7) Non fidarti di te stesso, pianifica sempre l’uscita dalla posizione.
Non fidarti della tua forza decisionale. Non fidarti della tua volontà. Non fidarti di te stesso e preoccupati di seguire la via della perdita e non quella del guadagno. Stabilisci sempre QUANTO vuoi perdere e ricorda che è realmente l’unico aspetto che puoi governare nel mercato intraday. E a volte nemmeno questo!

8) Riduci le quantità man mano che guadagni.
Può capitare che una giornata in guadagno si trasformi in una giornata in perdita, uno sgradito evento che è impossibile impedire ma che è agevole ostacolare riducendo le quantità trattate una volta raggiunto un prefissato livello di gain.

9) Riduci le quantità man mano che perdi.
Quando uno scalper inizia a perdere può essere indotto dalla frenesia di voler recuperare a correre dei rischi troppo elevati finendo poi per peggiorare drammaticamente la situazione. Anche nello scalping le perdite non si recuperano mai: si fanno nuovi profitti! E con un capitale ridotto per rendere più difficile sia il guadagno che la perdita.

10) Specializzati, specializzati e specializzati ancora.
L’attenta osservazione del book di un titolo fa entrare lo scalper in sintonia con i movimenti dei prezzi, diversi per ogni strumento finanziario. La specializzazione evita brutte sorprese e aumenta il grado di confidenza con il book. I titoli vanno conosciuti, osservati e infine tradati.

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