Differenze tra le pagine "Stefano Bargiacchi" e "Spread Btp - Bund"

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<center>''"They say I couldn't play Football, I was too small.<br>They say I couldn't play Basketball I wasn't tall,<br>They say I coudn't play Baseball at all.<br>And now everyday of my life I Ball"''<br>(Lil Wayne)</center>
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Lo spread tra Btp e Bund è la differenza percentuale tra il rendimento del [[BTP (Buoni del tesoro poliennali)|Btp]] (titolo di stato italiano a cedola fissa) e il rendimento del Bund (titolo di stato tedesco a cedola fissa), entrambi i titoli sono obbligazioni governative a 10 anni.  
  
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Lo spread evidenzia immediatamente la differenza di rendimento dei due titoli ed&nbsp; è un indicatore di pericolo, ossia all’aumentare del suo valore aumentano i costi di rifinanziamento per lo stato italiano e di conseguenza i rischi di default che implica l’impossibilità di ripagare il proprio debito pubblico.
  
[[Image:stefano_bargiacchi.jpg|thumb|right|350px|Stefano Bargiacchi - Trader professionista, formatore e consulente]]
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Un incremento dello spread significa che gli investitori,&nbsp;per acquistare i&nbsp;titoli obbligazionari, richiedono un premio maggiore che&nbsp;compensi il rischio default.  
  
Laurea in Scienze Politiche, indirizzo Economico-Aziendale conseguita all'Università Statale di Milano. Già insegnante a livello universitario di discipline Statistiche, Economiche e Quantitative ed esperto informatico è oggi trader professionista, formatore e consulente.  
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== Il senso dello Spread ==
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Tra la gente comune in molti oramai hanno capito il senso dello “Spread”, ovvero hanno inteso che se è sopra 400 siamo in una situazione grave, sui 300 siamo a rischio, sotto i 200 siamo salvi. Lo Spread, almeno come viene comunemente inteso adesso, è il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione garantita dallo Stato italiano e quello di un’obbligazione garantita dallo Stato tedesco, entrambe con scadenza a 10 anni e con remunerazione prestabilita (tasso fisso). Se il rendimento dell’obbligazione è elevato, vuole dire che lo Stato emittente dell’obbligazione, dovrà pagare un alto costo per sostenere il suo debito, viceversa se è basso.
  
Ha fondato profste uno dei primi e più autorevoli blog economico - finanziari in Italia. Ha per primo contribuito alla diffusione del Market Profile in Italia, di cui è profondo conoscitore. Ha collaborato alle specifiche del programma di analisi tecnica Visual Trader. Ha svolto e svolge attività di formatore privato e in collaborazione con Directa, Traderlink, Intesa San Paolo, Banca Popolare di Milano, Société Générale, e Trading Library.
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Lo Spread quindi misura solo il differenziale del costo da sostenere per la remunerazione di tali obbligazioni e non è detto che un calo dello Spread possa migliorare la situazione, così che un suo aumento la possa peggiorare.  
  
Partecipa alle trasmissioni del canale TV CLASS-CNBC. Ha scritto e collaborato con diverse testate, analisi e articoli sui mercati finanziari, occupandosi anche dell'adattamento dall'inglese di testi di finanza, economia e trading. Ha pubblicato "Il Trading secondo profste", con Guglielmo Dazzi, che si è affermato come classico del settore.
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Infatti l’onere finanziario che lo Stato emittente deve sopportare non è stabilito dallo Spread, ma è solo al momento del collocamento (asta) delle proprie obbligazioni che lo Stato si impegna a secondo della durata dell’obbligazione con i sottoscrittori, e quindi, solo in tal momento si può stabilire quale sarà l’effettivo costo per quella parte del debito che viene collocata.  
  
Collabora come autore nel progetto Traderpedia ideato da [[Stefano Fanton]].
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Lo Stato inoltre non emette solo titoli obbligazionari con rendimenti certi (BTP) a dieci anni, ma altri strumenti tra i quali BTP It.,BOT, CTZ e CCT (obbligazioni con scadenze differenti e non correlate con lo spread, a volte indicizzate con l’inflazione o ai Bot medesimi).  
  
== Contributi in Traderpedia  ==
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D’altra parte anche una discesa violenta del prezzo delle obbligazioni decennali tedesche, con conseguente impennata dei loro rendimenti, porterebbe un abbassamento dello “spread” senza assolutamente migliorare la situazione per l’onere del nostro debito pubblico. Insomma: “Non è tutto SPREAD quello che luccica!"
  
*Beta tester
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== Collegamenti esterni:  ==
*Relatore alla presentazione ufficiale di Traderpedia
 
  
== Pubblicazioni: ==
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*[http://www.bloomberg.com/quote/!ITAGER10:IND Per seguire in diretta le evoluzioni dello spread]
*''"Il Trading secondo profste"'' - Stefano Bargiacchi e Guglielmo Dazzi
 
  
== Collegamenti esterni ==
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== Vedi anche: ==
  
*[http://​http://​profste.blogspot.com/ "Profste" - Blog]
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*[[Obbligazioni|Obbligazioni]]
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*[[Titoli di Stato]]  
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*[[BTP (Buoni del tesoro poliennali)|BTP (Buoni del tesoro poliennali)]]  
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== Contatto  ==
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[[Category:Varie]]
 
 
*[mailto:profste@gmail.com Scrivi una mail a Stefano Bargiacchi]
 

Versione attuale delle 17:41, 4 gen 2014

Lo spread tra Btp e Bund è la differenza percentuale tra il rendimento del Btp (titolo di stato italiano a cedola fissa) e il rendimento del Bund (titolo di stato tedesco a cedola fissa), entrambi i titoli sono obbligazioni governative a 10 anni.

Lo spread evidenzia immediatamente la differenza di rendimento dei due titoli ed  è un indicatore di pericolo, ossia all’aumentare del suo valore aumentano i costi di rifinanziamento per lo stato italiano e di conseguenza i rischi di default che implica l’impossibilità di ripagare il proprio debito pubblico.

Un incremento dello spread significa che gli investitori, per acquistare i titoli obbligazionari, richiedono un premio maggiore che compensi il rischio default.

Il senso dello Spread

Tra la gente comune in molti oramai hanno capito il senso dello “Spread”, ovvero hanno inteso che se è sopra 400 siamo in una situazione grave, sui 300 siamo a rischio, sotto i 200 siamo salvi. Lo Spread, almeno come viene comunemente inteso adesso, è il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione garantita dallo Stato italiano e quello di un’obbligazione garantita dallo Stato tedesco, entrambe con scadenza a 10 anni e con remunerazione prestabilita (tasso fisso). Se il rendimento dell’obbligazione è elevato, vuole dire che lo Stato emittente dell’obbligazione, dovrà pagare un alto costo per sostenere il suo debito, viceversa se è basso.

Lo Spread quindi misura solo il differenziale del costo da sostenere per la remunerazione di tali obbligazioni e non è detto che un calo dello Spread possa migliorare la situazione, così che un suo aumento la possa peggiorare.

Infatti l’onere finanziario che lo Stato emittente deve sopportare non è stabilito dallo Spread, ma è solo al momento del collocamento (asta) delle proprie obbligazioni che lo Stato si impegna a secondo della durata dell’obbligazione con i sottoscrittori, e quindi, solo in tal momento si può stabilire quale sarà l’effettivo costo per quella parte del debito che viene collocata.

Lo Stato inoltre non emette solo titoli obbligazionari con rendimenti certi (BTP) a dieci anni, ma altri strumenti tra i quali BTP It.,BOT, CTZ e CCT (obbligazioni con scadenze differenti e non correlate con lo spread, a volte indicizzate con l’inflazione o ai Bot medesimi).

D’altra parte anche una discesa violenta del prezzo delle obbligazioni decennali tedesche, con conseguente impennata dei loro rendimenti, porterebbe un abbassamento dello “spread” senza assolutamente migliorare la situazione per l’onere del nostro debito pubblico. Insomma: “Non è tutto SPREAD quello che luccica!"

Collegamenti esterni:

Vedi anche: