Assuefazione da trading

Da traderpedia.
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Fare trading è divertente, appaga anche il nostro lato ludico, e questo è un problema. L'assuefazione può anche essere chiamata dipendenza, ossia un legame che si instaura tra l'investitore e il mercato borsistico in virtù del quale non si può fare a meno di operare. Nasce una dipendenza psicologica che si caratterizza con una forte attrazione verso il mercato borsistico, si finisce col modificare le nostre abitudini mentali e il rapporto con il mondo esterno che viene percepito attraverso la forma del denaro.

Chi è soggetto alla dipendenza da trading finisce col sottoporsi a due sollecitazioni opposte che determinano la personalità degli individui, ossia è combattuto tra realtà e immaginazione. È una situazione che favorisce l'insorgere dello stress o dell'ansia determinando la perdita dell'autonomia decisionale. Il trading, specie quando fa guadagnare molto denaro, crea assuefazione, dopo qualche tempo che si opera è difficile starsene lontani.

“Non posso operare.
Devo operare.
Opero.”

Possiamo riassumere l'operatività in borsa in tre distinti momenti:
• un tempo per comprare;
• un tempo per vendere;
• un tempo per osservare e riflettere.

Comperare è facile, fino a questo punto ci riescono tutti perché il mercato continuamente incanta gli operatori con la sua voce suadente. Vendere è già più difficile, la chiusura di una posizione può portare a delle perdite e a forti scostamenti tra ciò che si era presupposto e ciò che si è verificato. Stare fuori dal mercato, attendere alla finestra, è forse il punto di più difficile applicazione. Risulta estremamente frustante, per un trader inesperto, attendere e vedere il mercato che parte senza essere posizionato.

Uno dei primi e più gravi errori che si commette quando si inizia ad operare in borsa è proprio quello di non riuscire a star fuori dal mercato, non comprendendo che le porzioni di rischio che accompagnano un movimento di rialzo sono diverse da periodo a periodo.

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Va bene avere la Borsa in testa ma così, francamente, sembra un pochino troppo...


Esiste una semplice verifica empirica per sapere se si è in assuefazione da trading, provate a liquidare le posizioni completamente, se dopo un paio di giorni non avete comperato nuovamente qualcosa forse non ne siete affetti, se riuscite a non seguire la borsa per almeno una settimana, a non andare in vacanza con le posizioni aperte e a non leggere riviste specializzate anche quando non operate, forse siete liberi da questo problema. Per ora!

I segnali che rivelano l’inizio della dipendenza partono con quello che potremmo chiamare “isolamento telematico”, in questa situazione il trader stabilisce un legame di simbiosi tra sé ed il monitor del computer aperto sui listini, la sua esperienza cosciente si affievolisce, la realtà del mercato si mischia con quella dei desideri. I desideri sono le rappresentazioni di ciò che desideriamo e vogliamo possedere, cosicché la realtà del trading online e i desideri si presentano complicati e indistinti nella mente del trader. Nella confusione anche la distinzione tra il tempo diurno e quello notturno si fa labile e ciò contribuisce a disorientare ancor di più il trader, in questa situazione i fatti reali, ossia l’investimento di denaro concreto, convivono con quelli prodotti dal desiderio.

Nelle raffigurazioni che precedono le scelte il trader si sente insieme attore e spettatore, è sospeso tra il reale e il virtuale, non percepisce alcuna necessità di ritorno alla realtà esterna, le sue azioni sono regolate dalla legge dell’affettività e delle emozioni che prescindono da ogni norma logica, in queste condizioni rifiuta il principio dell’identità, vive le due diverse situazioni contemporaneamente senza contraddizione.

Solo quando il trader spegne il computer esce dall’isolamento telematico e torna rapidamente alla razionalità, dato che questa è la caratteristica costitutiva fondamentale di ogni individuo. Il ritorno alla razionalità genera, nella mente del trader, un’opposizione netta tra la realtà razionale e la realtà affettiva, dall’antagonismo si determina uno stato di tensione emotiva che aumenta gradualmente col distanziarsi dei fattori che l’hanno prodotta.

Alla presenza di questi segnali la “dipendenza da trading online” sta già governando la condotta del trader, ciò significa che è giunto il momento di staccare la spina del computer per iniziare un periodo di disintossicazione, il trading deve essere gratificante anche a livello emotivo oltre che economico.

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