Differenze tra le pagine "Assuefazione da trading" e "Average true range"

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Fare trading è divertente, appaga anche il nostro lato ludico, e questo è un problema. L'assuefazione può anche essere chiamata dipendenza, ossia un legame che si instaura tra l'investitore e il mercato borsistico in virtù del quale non si può fare a meno di operare. Nasce una dipendenza psicologica che si caratterizza con una forte attrazione verso il [[Mercato borsistico|mercato borsistico]], si finisce col modificare le nostre abitudini mentali e il rapporto con il mondo esterno che viene percepito attraverso la forma del denaro.  
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Uno dei concetti più frequentemente richiamati in analisi tecnica è quello di volatilità. La volatilità non solo è alla base dei più svariati trading systems, ma è, come dire, il ''“sale”'' del trading dato che se non c’è volatilità, per definizione, il rischio di operare in trading range ristretti è elevato. Se poi si considera che la volatilità è alla base di disparate tecniche di analisi (il point and figure, per esempio, o le bande di Bollinger) si capisce bene l’importanza che assume la ricerca di una misura più o meno univoca.  
  
Chi è soggetto alla dipendenza da trading finisce col sottoporsi a due sollecitazioni opposte che determinano la personalità degli individui, ossia è combattuto tra realtà e immaginazione. È una situazione che favorisce l'insorgere dello stress o dell'ansia determinando la perdita dell'autonomia decisionale. Il trading, specie quando fa guadagnare molto denaro, crea assuefazione, dopo qualche tempo che si opera è difficile starsene lontani.  
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Una semplice misura della volatilità è data dal range, ovvero dall’escursione massima (H-L) fatta segnare dai prezzi nell’arco della giornata (o della settimana, o del mese). È una soluzione che funziona bene la maggior parte delle volte, ma che purtroppo soffre di una fondamentale limitazione: non considera i giorni di violenta fluttuazione dei prezzi, ovvero i giorni in cui si registrano ristretti range (inside days).  
  
<center>''“Non posso operare.''</center><center>''Devo operare.''</center><center>''Opero.''</center>
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Welles Wilder, uno dei più geniali teorici dell’analisi tecnica, aveva ben presente questo problema, e nel suo ormai classico ''“New Concepts in technical trading systems”, ''le affrontò con successo definendo il ''“True Range”.''
  
Possiamo riassumere l'operatività in borsa in tre distinti momenti: <br>'''''• un tempo per comprare; <br>• un tempo per vendere; <br>• un tempo per osservare e riflettere.'''''<b><br></b>
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Il True Range è dato dal massimo movimento fatto registrare dal prezzo nel giorno corrente o in alternativa dal confronto fra la chiusura del giorno precedente e l’estremo raggiunto il giorno corrente.  
  
Comperare è facile, fino a questo punto ci riescono tutti perché il mercato continuamente incanta gli operatori con la sua voce suadente. Vendere è già più difficile, la chiusura di una posizione può portare a delle perdite e a forti scostamenti tra ciò che si era presupposto e ciò che si è verificato. Stare fuori dal mercato, attendere alla finestra, è forse il punto di più difficile applicazione. Risulta estremamente frustante, per un trader inesperto, attendere e vedere il mercato che parte senza essere posizionato.
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In pratica, il true range è dato dal maggiore fra:
  
Uno dei primi e più gravi errori che si commette quando si inizia ad operare in borsa è proprio quello di non riuscire a star fuori dal mercato, non comprendendo che le porzioni di rischio che accompagnano un movimento di rialzo sono diverse da periodo a periodo.  
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''• la distanza fra il massimo e il minimo di oggi;<br>• la distanza fra la chiusura di ieri e il massimo di oggi;<br>• la distanza fra la chiusura di ieri e il minimo di oggi.''
  
[[Image:Web.jpg|center|200px]]
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<center>''Va bene avere la Borsa in testa ma così, francamente, sembra un pochino troppo...''</center><br>
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<center>[[Image:Atr.jpg]]<br>''Average true range e media a 14 periodi.<br>''<br></center>
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Ma il true range, in quanto tale, è un numero dallo scarso significato. Per renderlo utile è necessario considerare il suo andamento passato, calcolandone una media appropriata. Wilder in proposito suggeriva una media a 14 giorni, la metà di 28, ovvero la lunghezza tipica del ciclo lunare.
  
Esiste una semplice verifica empirica per sapere se si è in assuefazione da trading, provate a liquidare le posizioni completamente, se dopo un paio di giorni non avete comperato nuovamente qualcosa forse non ne siete affetti, se riuscite a non seguire la borsa per almeno una settimana, a non andare in vacanza con le posizioni aperte e a non leggere riviste specializzate anche quando non operate, forse siete liberi da questo problema. Per ora!
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Il valore così ottenuto è una misura diretta della volatilità, Average True Ranges (ATRs) crescenti indicheranno un mercato più volatile mentre ATRs decrescenti indicheranno un mercato meno volatile. Non solo, non è rado il verificarsi di punti svolta del mercato in prossimità di minimi fatti segnare dall’ATR. Si diceva che la volatilità viene spesso implementata nella realizzazione di trading systems, il TR infatti è alla base del Directional Movement System, il brillante sistema realizzato sempre da Welles Wilder.
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<center><br><br>[[Image:Atr2.jpg]]<br>''Average true range e media a 14 periodi.'' </center>
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I segnali che rivelano l’inizio della dipendenza partono con quello che potremmo chiamare “isolamento telematico”, in questa situazione il trader stabilisce un legame di simbiosi tra sé ed il monitor del computer aperto sui listini, la sua esperienza cosciente si affievolisce, la realtà del mercato si mischia con quella dei desideri. I desideri sono le rappresentazioni di ciò che desideriamo e vogliamo possedere, cosicché la realtà del trading online e i desideri si presentano complicati e indistinti nella mente del trader. Nella confusione anche la distinzione tra il tempo diurno e quello notturno si fa labile e ciò contribuisce a disorientare ancor di più il trader, in questa situazione i fatti reali, ossia l’investimento di denaro concreto, convivono con quelli prodotti dal desiderio.
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== &nbsp;Vedi anche:  ==
  
Nelle raffigurazioni che precedono le scelte il trader si sente insieme attore e spettatore, è sospeso tra il reale e il virtuale, non percepisce alcuna necessità di ritorno alla realtà esterna, le sue azioni sono regolate dalla legge dell’affettività e delle emozioni che prescindono da ogni norma logica, in queste condizioni rifiuta il principio dell’identità, vive le due diverse situazioni contemporaneamente senza contraddizione.
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*[[Indice sequenziale Analisi Algoritmica|Indice sequenziale Analisi Algoritmica]]
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*[[Volatilità]]
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*[[Deviazione standard|Deviazione Standard]]
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*[[Bollinger bands width (BBW)|BBW]]
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*[[TS True Range Breakout|TS True Range Breakout]]
  
Solo quando il trader spegne il computer esce dall’isolamento telematico e torna rapidamente alla razionalità, dato che questa è la caratteristica costitutiva fondamentale di ogni individuo. Il ritorno alla razionalità genera, nella mente del trader, un’opposizione netta tra la realtà razionale e la realtà affettiva, dall’antagonismo si determina uno stato di tensione emotiva che aumenta gradualmente col distanziarsi dei fattori che l’hanno prodotta.
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[[Category:Oscillatori]]
 
 
Alla presenza di questi segnali la “dipendenza da trading online” sta già governando la condotta del trader, ciò significa che è giunto il momento di staccare la spina del computer per iniziare un periodo di disintossicazione, il trading deve essere gratificante anche a livello emotivo oltre che economico.<br>
 
 
 
== Vedi anche:  ==
 
*[[Indice sequenziale Psicologia|Indice sequenziale Psicologia]]
 
*[[I fattori interni]]
 
*[[Affaticamento emotivo]]
 
*[[Assuefazione da trading|Assuefazione da trading]]
 
*[[Stress da trading|Stress da trading]]
 
*[[Ansia_da_trading|Ansia da trading]]
 
 
 
[[Category:Psicologia]]
 

Versione attuale delle 12:06, 11 apr 2013

Uno dei concetti più frequentemente richiamati in analisi tecnica è quello di volatilità. La volatilità non solo è alla base dei più svariati trading systems, ma è, come dire, il “sale” del trading dato che se non c’è volatilità, per definizione, il rischio di operare in trading range ristretti è elevato. Se poi si considera che la volatilità è alla base di disparate tecniche di analisi (il point and figure, per esempio, o le bande di Bollinger) si capisce bene l’importanza che assume la ricerca di una misura più o meno univoca.

Una semplice misura della volatilità è data dal range, ovvero dall’escursione massima (H-L) fatta segnare dai prezzi nell’arco della giornata (o della settimana, o del mese). È una soluzione che funziona bene la maggior parte delle volte, ma che purtroppo soffre di una fondamentale limitazione: non considera i giorni di violenta fluttuazione dei prezzi, ovvero i giorni in cui si registrano ristretti range (inside days).

Welles Wilder, uno dei più geniali teorici dell’analisi tecnica, aveva ben presente questo problema, e nel suo ormai classico “New Concepts in technical trading systems”, le affrontò con successo definendo il “True Range”.

Il True Range è dato dal massimo movimento fatto registrare dal prezzo nel giorno corrente o in alternativa dal confronto fra la chiusura del giorno precedente e l’estremo raggiunto il giorno corrente.

In pratica, il true range è dato dal maggiore fra:

• la distanza fra il massimo e il minimo di oggi;
• la distanza fra la chiusura di ieri e il massimo di oggi;
• la distanza fra la chiusura di ieri e il minimo di oggi.


Atr.jpg
Average true range e media a 14 periodi.

Ma il true range, in quanto tale, è un numero dallo scarso significato. Per renderlo utile è necessario considerare il suo andamento passato, calcolandone una media appropriata. Wilder in proposito suggeriva una media a 14 giorni, la metà di 28, ovvero la lunghezza tipica del ciclo lunare.

Il valore così ottenuto è una misura diretta della volatilità, Average True Ranges (ATRs) crescenti indicheranno un mercato più volatile mentre ATRs decrescenti indicheranno un mercato meno volatile. Non solo, non è rado il verificarsi di punti svolta del mercato in prossimità di minimi fatti segnare dall’ATR. Si diceva che la volatilità viene spesso implementata nella realizzazione di trading systems, il TR infatti è alla base del Directional Movement System, il brillante sistema realizzato sempre da Welles Wilder.



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Average true range e media a 14 periodi.


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